Elezioni Provinciali Varese, Cattaneo risponde a Marsico: “Coerente con i miei valori”

Il presidente del consiglio regionale, coordinatore provinciale di Ncd, sottolinea la sua adesione ad ‘un vero centrodestra. Ma bisogna ricostruirlo’

14 Ottobre 2014
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Cattaneopresidente

 

Caro Luca,

mi sento benissimo, credo di aver fatto una scelta politica giusta e suffragata dai risultati. È una scelta che ho fatto condividendola democraticamente con l’intero partito a cui appartengo. 

Ti ringrazio per esserti preoccupato così del mio umore. Ma, approfittando dell’occasione che mi dai, vorrei condividere con te qualche ragionamento che, forse presuntuosamente, ritengo di maggiore spessore politico di quelli sul colore della maglia che indossiamo o dello spogliatoio nel quale ci rifugiamo alla fine della partita.

Non voglio però dare l’idea di sfuggire alla tua domanda. Dunque da che parte sto? Io sto dalla parte delle mie idee: un patrimonio di valori e di ideali che è quello dei moderati e dei popolari europei. Ideali e valori che fondano da decenni un certo modo di fare politica, che parte dal basso, dal popolo e dal territorio. Che dà valore alla parola rappresentanza e non si accontenta degli accordi di potere, delle conventicole, delle spartizioni. Non si accontenta nemmeno di limitare la discussione alle sole riunioni tra le segreterie di partito. Tantomeno delle decisioni calate dall’alto o di avere assunto un posto per merito esclusivo di un leader cui si deve obbedienza cieca, in una logica più degna di un sultanato che di un partito politico occidentale (forse Raffaele Fitto ne sa qualcosa…). La mia preoccupazione non è innanzitutto di schieramento, ma di contenuto. Io sto dove le mie idee e le mie convinzioni trovano più spazio.

Per molti anni, da ancor prima che nascesse Forza Italia, il campo di gioco di queste mie idee è stato il campo moderato e popolare, del centrodestra. Per questo la mia squadra è stata prima la DC, poi, dopo la fine di quella straordinaria esperienza, Forza Italia, il Pdl e ora Ncd. Continuo a ritenere che quello sia il campo di gioco. Ma ora qualche domanda te la devo fare io.

Pensi che il centrodestra di oggi – prono su posizioni estremiste e xenofobe tipo quelle di Salvini o supino di fronte a qualunque richiesta di Berlusconi – sia in grado di riconquistare l’elettorato moderato finito tutto nelle braccia di Renzi?

Pensi davvero che se vogliamo costruire un centrodestra che ritorni a incarnare le speranze degli italiani la strada sia quella di riproporre lo stesso spartito degli ultimi 20 anni con lo stesso direttore e la medesima orchestra? Non ti sembra questa una via che gli elettori moderati hanno già chiaramente rifiutato? Non credi che dovremmo fare qualche autocritica per aver suscitato così tante speranze che poi abbiamo deluso in chi confidava davvero in quella rivoluzione liberale che non abbiamo saputo realizzare? O preferisci non vedere la realtà e consegnare la nostra squadra a vent’anni di sconfitte? Certo coerenti e fedeli allo stesso generale e allo stesso schema, ma perdenti! Io non credo, come dici tu, che il senso della mia rappresentanza, come della tua, debba essere “per grazia ricevuta” da Berlusconi e si limiti a una fedeltà cieca e sorda al leader. Penso piuttosto che sia per il voto dei miei elettori che sono in Consiglio Regionale e che debba rispondere innanzitutto a loro e alle attese per cui ci hanno votato!

Mi accusi di alto tradimento per aver criticato e poi abbandonato Silvio Berlusconi e il partito nel quale siamo stati eletti in Regione. Ma ti rendi conto che quanto a coerenza Forza Italia non può proprio dare lezioni a nessuno? Sei così politicamente miope da non vedere che il primo sostenitore di Renzi è proprio Silvio Berlusconi che costringe i suoi parlamentari a piroette da circensi? Mi dirai orgogliosamente: “Noi siamo all’opposizione!”. Ma allora perché oltre il 90% dei voti in Senato del Capogruppo di FI Romani sono stati uguali a quelli del capogruppo del PD Zanda? Addirittura il 99,8% per Verdini (fonte Open Polis). Perché a Brescia la coordinatrice regionale di FI Gelmini ha fatto un accordo organico col PD per le elezioni provinciali e ha addirittura sospeso dal partito Margherita Peroni che aveva osato criticare questa scelta? Perciò concedimi di ricordare altre situazioni a te territorialmente più vicine: perché le amministrazioni comunali di Besozzo o Sumirago, Gerenzano, eccetera, sono governate da una lista frutto dell’accordo con il Pd? Solo tu sei rimasto così miope o sei così ingenuo da non accorgerti di ciò che sta succedendo? Non lo credo, non voglio offenderti mancando così di rispetto alla tua intelligenza politica. Credo piuttosto che tu ti stia prestando ad una maldestra operazione di strumentalizzazione politica, usando argomenti di facile presa per ingannare gli elettori. Ma non confonderti: essi non sono così sprovveduti e ci hanno già dimostrato nelle urne cosa se ne fanno di una coerenza con gli schieramenti che non sia insieme coerenza con i valori, i contenuti, le promesse da realizzare. Perché questa infine è la vera domanda: a cosa dobbiamo essere coerenti in politica? A un partito, a un sistema di potere, a un leader o agli ideali, ai valori ai contenuti, cercando tutto lo spazio necessario per realizzarli?

La mia convinzione – che ritengo vera a maggior ragione ora – è che per l’elezione della nuova provincia occorresse fare una proposta chiara con candidati espressione del territorio non necessariamente “portatori” di casacche politiche, ma portatori di valori più ampi, abituati a stare nelle piazze e nelle strade dei loro comuni più che nelle segreterie dei partiti. Dare rappresentanza al territorio più che alle segreterie.

Io sono e resto di centrodestra: lo sono le mie idee, i miei valori, le mie convinzioni profonde. Sapremo costruire insieme un centrodestra che non li tradisce? Saremo fianco a fianco! Ma se il centrodestra non rappresenta più questi valori e contenuti io non ci sarò. Vedi, caro Luca, Ncd non è nato per ottenere qualche “contentino” politico che sia rappresentato da posti di potere o da spartizioni di cariche. È una forza che è determinante a Roma, in Regione Lombardia, nei Comuni del nostro territorio, che è di centrodestra, ma vuole un centrodestra diverso, più moderato, popolare e legato al territorio. Sarà bene che qualcuno se ne accorga.

Un caro saluto,

Raffaele Cattaneo

Presidente del Consiglio regionale della Lombardia

 

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