Doposcuola: a Varese si integra il piano operativo

Spazio alle associazioni dei genitori; da settembre un nuovo tavolo permanente

21 Luglio 2015
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Scuola

Oggi in giunta è stata approvata un’integrazione al piano operativo dei servizi parascolastici 2015-2016.
«Abbiamo ascoltato e accolto le richieste di tanti genitori – ha spiegato l’assessore Enrico Angelini – realizzando un vero e proprio approccio sussidiario. Il Comune garantisce ben 1250 posti per il doposcuola, anche per il prossimo anno scolastico, ma ci sono richieste in più e quindi liste di attesa in molte scuole primarie rispetto al passato. Le famiglie hanno sempre più necessità di coprire la fascia pomeridiana. La delibera per quanto possibile va in questo senso, con rassicurazioni concrete ai genitori, grazie alla collaborazione con le stesse associazioni genitori».
Verranno infatti attivati gruppi di doposcuola gestiti da Associazioni Genitori già costituite giuridicamente nelle scuole stesse o in via di attivazione: il Comune garantirà le sedi e i pagamenti delle utenze. Le rette saranno equivalenti ai doposcuola. «In questo modo – ha detto l’assessore – si garantisce un servizio che il Comune da solo non può portare avanti con numeri tanto importanti. Da qui nasce una riflessione sul futuro, per l’attivazione da parte del ministero e quindi del provveditorato di un numero maggiore di scuole che adottino il tempo pieno, oltre all’istituto di San Fermo dove già esiste». In base alle statistiche dei Servizi Educativi, dove esiste il tempo pieno la richiesta di doposcuola è pari al 12%, che sale fino al 70% nelle scuole in cui non è attivato.
Conclude l’assessore: «A settembre si costituirà un nuovo tavolo permanente coinvolgendo provveditorato, dirigenti scolastici, genitori per discutere del futuro e soprattutto di tre punti: il tempo pieno, come detto, la revisione delle graduatorie per il doposcuola e l’introduzione di una maggiore flessibilità sui servizi parascolastici dando la priorità al doposcuola lungo».

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    Per questo intendo definire, entro il 15 luglio, un piano con le numerose associazioni dei genitori, di volontariato, del terzo settore e delle associazioni sportive, con la supervisione del Comune per garantire che già dall’anno scolastico 2016/17 tutti i bambini esclusi dai servizi