
«Se al cinema, grazie a Paolo Virzì, Varese è stata la città grigia e chiusa del “Capitale Umano”, nella realtà deve lavorare per accrescere il capitale sociale di tutti i cittadini».
È questa la conclusione di Dino De Simone, candidato alle primarie del centrosinistra, dopo la serata sul tema del welfare e dei servizi sociali organizzata mercoledì scorso nella sala riunioni della scuola Righi.
Una riunione dedicata soprattutto agli “addetti ai lavori”, come il sociologo Lorenzo Fronte, che ha spiegato che per “capitale sociale” si intende «tutto quell’insieme di reti di relazioni tra individui e tra organizzazioni che hanno un carattere cooperativo e che possono essere finalizzate a facilitare il raggiungimento di scopi specifici, aiutando a contenere la nuova emergenza dei servizi sociali oggi: le persone vulnerabili». Perché negli ultimi anni le criticità dei servizi sociali sono cambiate: ci si deve sempre occupare di chi è in emergenza (famiglie indigenti, ad esempio), ma è diventato necessario creare una rete di protezione per tutta una fascia di persone che vivono al limite. «L’esempio più classico è una famiglia con un padre ultracinquantenne che perde il lavoro. Viene meno lo stipendio principale, non può arrivare ancora la pensione, e
trovare un altro impiego diventa un’impresa disperata» spiega Fronte. Ecco che la differenza, in questo caso, la fa il capitale sociale, quella rete di relazioni che possono aiutare a sopravvivere».
«I servizi sociali varesini, finora, hanno ragionato senza prendere in considerazione queste nuove problematiche – spiega De Simone – non solo: nella logica di spending review che tutti i comuni hanno dovuto adottare, troppo spesso, anche a Varese, sono stati i servizi sociali a subire tagli. Con una domanda di servizi che, invece, aumenta».
Qui sta, secondo De Simone, la sfida per la nuova amministrazione di Varese: «In questo quadro, il Comune deve giocare un nuovo ruolo: oltre ad essere gestore dei servizi sociali, deve farsi promotore, animatore, garante e sostenitore di proposte della cittadinanza sia attraverso gli strumenti della partecipazione sociale. Quindi si deve partire valorizzando le esperienze di cittadinanza attiva sul territorio, poi progettare luoghi della città che diventino produttori di capitale sociale. Spazi condivisi per l’attività lavorativa, attività di sostegno per le famiglie, supporti per la conciliazione dei tempi, aiuti per le situazioni di povertà estrema: creare relazioni tra le persone etra le realtà, anche aziendali, che hanno interesse a far crescere il territorio».
Le iniziative tematiche del mercoledì sera di Dino De Simone continuano:
mercoledì 7, domani sera, alle 18
sarà la volta del Globe Cafè,
dove si parlerà di
innovazione, nuove tecnologie e nuove mentalità
per far crescere Varese.