Dal Monastero di Torba a quello di Cairate: la Via Francisca del Lucomagno diventa un “luogo da vedere” del FAI

Il Fondo Ambiente Italiano ha inserito il tratto che collega le due strutture varesine nelle iniziative in programma sabato 12 e domenica 13 ottobre. E la trasmissione Geo (Rai3) dedica al cammino la puntata del 17 ottobre

11 Ottobre 2019
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È vivo l’autunno della Via Francisca del Lucomagno. Il cammino che, nei suoi 135 km, collega Lavena Ponte Tresa, al confine con la Svizzera, con Pavia attraversando le province di Varese e Milano, nonostante la stagione è vissuto da molte persone. E sabato 12 e domenica 13 ottobre diventa un “luogo da vedere” per il FAI. Il Fondo Ambiente Italiano ha infatti inserito il tratto che collega Torba con Cairate nelle Giornate FAI d’Autunno, impreziosendo ulteriormente il progetto di valorizzazione della Via Francisca che è promosso da una serie di realtà (tra cui il FAI) e sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia – POR FESR 2014-2020.
«La Via Francisca del Lucomagno è un punto focale di sviluppo a breve e medio termine», osserva Giuliano Galli, general manager per l’Area prealpina del FAI. «Oltre ad interessare direttamente un bene FAI importante quale è il Monastero di Torba, rappresenta un elemento di unione per la valorizzazione del territorio della provincia di Varese. In quest’ottica, stiamo lavorando al fine di poter creare un collegamento ciclopedonale tra il Monastero di Torba e Castelseprio: l’obiettivo è dare vita ad una rete per valorizzare i “luoghi del cuore” di questa area».
Già oggetto di un profondo intervento di sistemazione con la collocazione di oltre mille segnavia, la Via Francisca del Lucomagno è stata percorsa solamente nell’ultimo periodo estivo da oltre 700 pellegrini. Ed, grazie alle giornate FAI, punta a superare i mille.
Il progetto di valorizzazione ha individuato nella Via Francisca una grande opportunità per i diversi territori: una vera infrastruttura con la possibilità di diventare un vero “brand” di valore per tutto il tracciato che attraversa e per gli oltre 50 Comuni interessati. Molte sono le strutture di accoglienza già attive e molte alter se ne aggiungeranno per permettere ai pellegrini di percorrere le tappe dell’intera Via e approdare a Pavia, dove, volendo, è possibile proseguire il cammino lungo la Via Francigena.

Il programma promosso dal FAI prevede di percorrere a piedi la Via Francisca tra il Monastero di Torba e quello di Cairate (circa 4 km). I quattro appuntamenti, curati dalla proloco di Cairate, e che comprendono anche la visita guidata ad entrambe le strutture, hanno riscosso un ottimo riscontro, tanto che in poco tempo gli oltre cento posti disponibili sono andati esauriti. Il monastero di Torba, che è un bene FAI dal 1977 ed è inserito nel patrimonio Unesco dal 2011, è un complesso longobardo sorto sulle rovine di un avamposto militare romano. È stato definito come “un angolo di Medioevo nel silenzio e nei boschi del Varesotto”. Strettamente legato a questa struttura è il monastero dell’Assunta in Cairate, che risale alla prima metà dell’VIII secolo ed è suddiviso in tre parti, il monastero vero e proprio, il quartiere nord o di San Pancrazio (di epoca tardoromana) e i rustici della corte ovest.

L’apprezzamento verso il progetto della Via Francisca emerge anche dall’attenzione che le trasmissioni televisive stanno dedicando: nella puntata di Geo in programma giovedì 17 ottobre, la Via Francisca del Lucomagno sarà protagonista della trasmissione condotta su RaiTre da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.

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