Busto città dell’immagine: dal 17 marzo al 22 aprile il Festival Fotografico Europeo

Prende il via sabato 17 marzo il Festival Fotografico Europeo, evento giunto alla 7a edizione

16 Marzo 2018
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Prende il via sabato 17 marzo il Festival Fotografico Europeo, evento giunto alla 7a edizione, ideato e curato dall’Afi-Archivio Fotografico Italiano, posto “sotto l’alto patrocinio del PARLAMENTO EUROPEO”, e il patrocinio della Provincia di Varese e delle Amministrazioni comunali di Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Olgiate Olona, Cairate, Varese, Milano-Municipio 6, con il partenariato di FUJIFILM Italia, European Image Art Association, DIGIMAG-Grenoble, Festival Européen de la Photo de Nu di Arles, con la collaborazione del Museo MA*GA della città di Gallarate, dell’ Officina Open Galleria Università del Melo di Gallarate, dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, di Phographers.it, della Fondazione 3M, Fondazione AEM Gruppo a2a, con l’apporto tecnologico di EPSON Italia, STAMPA-SU-TELA.it, PUNTO MARTE EDITORE, e con la partecipazione di numerose associazioni, gallerie, scuole e realtà private tra cui: mc2Gallery-Milano, 29 Arts in Progress Gallery-Milano, Spazio Tadini-Milano, Liceo Artistico Paolo Candiani e Liceo Classico Crespi di Busto A., IIS Falcone di Gallarate, ISISS Don Lorenzo Milani di Tradate, Galleria Libreria Boragno di Busto A., Fondazione Bandera per l’Arte di Busto A., Centro Giovanile Stoa’ di Busto A., Spazio d’Arte Carlo Farioli di Busto A., Bottega Artigiana di Busto A., Studio Albè & Associati-Busto A. e Milano, Spazio Lavit-Varese, Associazione Culturale BARICENTRO- Milano.

Un’iniziativa che si pone tra le più rilevanti nel panorama fotografico nazionale ed europeo, proponendo percorsi visivi articolati, aperti alle più svariate esperienze espressive. In programma (allegato) oltre quaranta mostre, seminari, workshop, proiezioni, multivisioni, letture dei portfolio, presentazione di libri, concorsi
Un programma espositivo articolato che muove dalla fotografia d’archivio al reportage d’autore, dalla fotografia d’arte all’architettura, dalle ricerche creative alla documentazione del territorio.

Come osserva il direttore artistico Claudio Argentiero, “il festival è una sorta di laboratorio culturale, che si apre all’Europa, che dialoga con la gente attraverso l’arte dello sguardo e mette a fuoco le aspirazioni, i linguaggi e l’inventiva di artisti provenienti da diversi Paesi. Un progetto che vuole affermare la centralità della cultura quale potente dispositivo in grado aprire confronti tra i popoli e tra le generazioni in una prospettiva di crescita, riflessione e dialogo guidati dall’impegno sociale, dallo studio, dalla voglia tracciare un percorso comune di crescita e sviluppo. Grandi autori divengono il faro per i giovani emergenti, in un confronto dialettico teso a stimolare dibattiti e ragionamenti, attorno a temi d’attualità, di storia, d’arte e di ricerca”.

“Busto è lieta di accogliere e di offrire molte location a questo festival di grande qualità e di respiro internazionale – afferma l’assessore alla promozione del territorio Paola Magugliani – un festival in cui non solo la fotografia è protagonista, ma in cui è facile dare il via a collaborazioni utili alla crescita e al rilancio del nostro territorio. Le dimensioni internazionali dell’evento non sono estranee alla città di Busto e lo saranno sempre di più.” Sono in arrivo al Festival infatti fotografi da ogni parte d’Italia e da Francia, Ucraina, Cina, solo per citare alcune provenienze. A palazzo Cicogna sono attesi circa 3.000 visitatori e sono venti le mostre autoprodotte dal festival nel laboratorio allestito nelle pertinenze della Casa del Novecento – Villa Tovaglieri (AFI è partner del progetto Casa del Novecento), mostre che poi resteranno nell’archivio cittadino di AFI. Da sottolineare che il festival invita anche chi abita sul territorio a scoprire nuovi spazi di arte e di cultura che collaborano alla rassegna ospitando le mostre.

Per l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli l’accento è sul dialogo tra eventi, istituzioni e generazioni: “Busto si conferma Città dell’immagine con questo festival e con il Baff in programma a maggio, quello dell’immagine è un filone culturale molto importante su cui stiamo investendo e che coinvolge due eventi che usano due linguaggi diversi ma che dialogano tra loro virtuosamente. Il dialogo tra istituzioni è un altro aspetto molto importante del festival in tempi di risorse economiche scarse, così come quello educativo: educare all’arte e alla bellezza significa formare il pubblico di domani.”

In programma infatti non solo lezioni di maestri della fotografia nei licei, ma anche visite guidate alle mostre, curate dal servizio di didattica museale e territoriale, rivolte agli studenti dei vari cicli scolastici. il calendario completo degli eventi > https://www.comune.bustoarsizio.va.it/

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