Busto Arsizio, nigeriano con katana semina il panico

Il commento degli esponenti di Forza Nuova contro i fatti di ieri mattina a Busto Arsizio “Cacciarli tutti”

03 Aprile 2018
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Anche Forza Nuova Provincia di Varese / Alto Milanese intende esprimersi in merito al grave episodio che nella tarda mattinata di lunedì 2 aprile ha visto protagonista un migrante nigeriano: indossando una divisa mimetica e brandendo una spada “katana” (materiale frutto di un furto la sera prima da un negozio di articoli militari a Varese) ha seminato il panico nella stazione FS di Busto Arsizio per poi, poco dopo, essere arrestato al confine con Olgiate Olona dopo una collutazione con gli agenti di Polizia.

Andrea Calini, responsabile forzanovista del basso varesotto/alto milanese intende affermare: “E’ l’ennesimo fallimento dell’accoglienza indiscriminata, denunciamo per l’ennesima volta un aspetto assai preoccupante: la piena libertà d’agire, la totale mancanza di progetti concreti di controllo sui migranti, asilanti o meno; a quest’ultimi oltre che godere di innumerevoli privilegi rispetto ai veri indigenti nostrani, come in una giungla è permesso di vivere nella completa e impunita anarchia, un eccesso di libertà che talvolta vanifica anche i locali sforzi alla tutela della sicurezza e al rispetto del vivere civile avanzati dalle Istituzioni e dalla forze di pubblica sicurezza”.

“Forza Nuova fin da tempi non sospetti ha identificato il fenomeno dell’accoglienza indiscriminata come una vera e propria metastasi alla tranquillità, alla sicurezza, ai diritti fondamentali degli Italiani, favorita e alimentata dal buonismo (che spesso fa rima con affarismo) della sinistra assieme a diversi enti religiosi e dall’inefficacia governativa del centro-destra nei fatti abile a guadagnare il potere ma non altrettanto a mantenere promesse e garanzie agli elettori. Il Movimento fin da subito, anche in Provincia di Varese  e nell’ Alto Milanese, si dichiara pronto  ad iniziare una nuova stagione di lotte e costante presenza sul territorio mosso da un preciso imperativo difendere ordine, sicurezza e civiltà e arrestare la sostituzione etnica del Popolo Italiano”.

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