Si è svolta oggi a Bruxelles l’Assemblea annuale della CALRE, la Conferenza delle 75 Assemblee Legislative regionali europee. A rappresentare il Consiglio Regionale della Lombardia era delegato il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, che è intervenuto durante i lavori relazionando sui progressi del gruppo di lavoro, da lui presieduto, sul tema della lotta alle diseguaglianze di salute nei sistemi socio-sanitari europei. Il gruppo ha visto l’adesione di membri della CALRE provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Belgio e Austria, raccogliendo a oggi i contributi di 14 regioni.
“Stiamo portando avanti un interessante lavoro di approfondimento sui sistemi socio-sanitari delle regioni europee per trovare, nei differenti approcci metodologici e anche culturali, una linea comune di intervento rispetto alle emergenze e alle diseguaglianze che i differenti sistemi da una parte creano e dall’altra cercano di risolvere. Il nostro obiettivo è migliorare l’accesso di tutti i cittadini a cure adeguate“, ha sostenuto il Vice Presidente Borghetti. Data l’importanza dell’argomento, il gruppo di lavoro è stato rinnovato dall’Assemblea all’unanimità anche per il 2020, riconfermando Carlo Borghetti nel ruolo di Presidente.
La Presidenza di turno della Conferenza è stata invece affidata per il prossimo anno a Gustavo Adolfo Matos Expósito, spagnolo e neoeletto presidente del Parlamento delle Isole Canarie, che subentra all’uscente Donatella Porzi, presidente del Consiglio regionale dell’Umbria.
Il Consiglio regionale della Lombardia, inoltre, è stato insignito dalla CALRE di ben due premi “Stelle d’Europa“, per due progetti che erano stati presentati alle altre regioni europee come “buone pratiche” dal Vice Presidente Borghetti nella precedente sessione di lavori: il primo, dal titolo Consiglieri per un giorno, ha visto coinvolti in un anno oltre mille studenti di 22 diverse scuole lombarde in un programma di educazione alla democrazia e alla legalità, e il secondo, su un tema di cooperazione internazionale, che riguarda l’educazione alla sessualità nei Paesi in via di sviluppo.