Appuntamento con la storia sabato 24 e domenica 25 giugno a Tornavento e alla Vecchia Dogana di Lonate Pozzolo. E’ stata presentata questa mattina a Villa Recalcati la XXI edizione della rievocazione storica della Battaglia di Tornavento, appuntamento organizzato dai Cavalieri del Fiume Azzurro, dal Tercio de Saboja in collaborazione con l’associazione Tornavento vive, che ha seguito l’allestimento della cena d’epoca in programma sabato 24, alle ore 20.30 all’oratorio San Luigi.
La manifestazione si aprirà però sabato pomeriggio alle 15.30 con l’inaugurazione di un’esposizione di strumenti di tortura del tempo riprodotti e ricostruiti dagli organizzatori. L’appuntamento è sempre all’oratorio San Luigi, dove in serata, dopo la cena si terrà una spettacolo di musiche e danze sempre dell’epoca con spettacolo di giocoleria e mangiafuoco per i più piccoli. Domenica è il giorno della rievocazione che si aprirà alle 11 con la “scaramuccia” nella piazzetta di Tornavento, per poi proseguire con la rievocazione vera e proprio, alle 15.30, alla Vecchia Dogana e dove saranno impegnati oltre 150 figuranti provenienti da tutto il Nord Italia con una decina di personaggi a cavallo. In apertura ci sarà anche uno spettacolo. Quest’anno anche l’accampamento richiamerà ancor di più le atmosfere del 1600, poiché sono state bandite tutte le stoviglie di plastica. Al loro posto piatti di legno, di alluminio e brocche di ceramica per l’acqua e il vino.
«Iniziative come queste – ha dichiarato la consigliera provinciale alla Cultura Cristina Riva – sono un modo per rendere vicino un secolo molto lontano. Ringrazio tutti gli organizzatori e le associazioni impegnate per l’impegno costante che hanno in queste XXI edizioni per far crescere una rievocazione che richiama molte persone anche da fuori provincia».
Franco Bertoni, tra i promotori dell’iniziativa ha spiegato che «quest’anno abbiamo introdotto una serie di novità. Tra queste la cene d’epoca del curato, elaborata sulla base del primo documento ritrovato in cui si parla della battaglia e nel quale venne stilato un elenco del parroco di allora di tutti gli oggetti razziati nella sua casa al passaggio dei francesi. Tra questi vi erano anche molti ingredienti e alimenti, che abbiamo studiato e utilizzato per preparare il menù».