“Portare il proprio cane nel posto di lavoro – afferma Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova – migliora il clima tra colleghi e induce le persone a non correre a casa per portar fuori il cane. Resta la condizione che il cane non deve creare disagio: se c’è qualcuno che ha paura o è allergico, il cane non entra”. La città è la prima promotrice di questa nuova iniziativa, che per ora sembra funzionare e non sembra aver creato alcun disagio.
La stessa cosa potrebbe accadere presto anche a Varese. Luca Paris, consigliere comunale di Varese, ha portato all’attenzione dei sindaci della provincia questa iniziativa, proponendone l’adozione anche qui.
“Su iniziativa dell’assessora alla cultura, il comune di Genova ha consentito ai dipendenti dell’ufficio cultura di portare sul posto di lavoro il proprio cane, a condizione che in ufficio non vi siano persone allergiche o che abbiano paura.
Buona iniziativa: può contribuire a migliorare il clima tra i dipendenti ed aumentare di conseguenza la produttività complessiva. Naturalmente questo non dovrebbe essere possibile negli uffici aperti all’accesso del pubblico, ma solo in quelli del c.d. “back office”.
Il mio é un semplice invito ai Sindaci dei comuni del nostro territorio: perché non consentire questa cosa, alle condizioni che ho appena specificato e magari anche solo per un giorno alla settimana, anche nei vostri comuni? La sensibilità dei cittadini verso gli animali é fortunatamente in crescita e il rispetto per gli animali porta naturalmente con sé anche il maggior rispetto per le persone, cosa di cui oggi ci sarebbe grande bisogno.
Grazie per l’attenzione.”