A Varese maxi frode da oltre 300 milioni di euro

Arrestate oggi sei persone in custodia cautelare e sei condannate all’obbligo di firma a causa di una maxi truffa

16 Dicembre 2016
Guarda anche: CronacaVarese Città

 

Sono sei gli arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sei le persone colpite dal provvedimento di obbligo di firma: motivazioni? Una maxi truffa.

I provvedimenti sono diversi tra cui associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione di imposta, ricettazione, auto riciclaggio, dichiarazione fraudolenta, formazione fittizia del capitale, formalizzate nell’ambito di indagini della guardia di finanza di Varese volte a smantellare un sistema di frodi fiscali messe in attraverso società “cartiere” e “fantoccio“, localizzate in Italia, in Tunisia e Algeria.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in collaborazione con l’Ufficio antifrode dell’Agenzia delle Entrate, l’organizzazione criminale era dedita a false fatturazioni che generavano crediti Iva, i quali, come ha dichiarato il Procuratore Capo di Varese Daniela Borgonovo.
Le fatturazioni per operazioni inesistenti, secondo l’inchiesta, ammonterebbero a un miliardo e duecentomila euro, con un’evasione di Iva per 334 milioni di euro. Alla base del raggiro, a quanto si apprende, c’era la “Leonardo Da Vinci Spa” di Varese, mentre le società “cartiere“ individuate sono la “Italiana Cantieri” e la “Red Rose“, con sede in provincia di Varese e intestate a prestanome.

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