
ci rivolgiamo a Lei, in quanto espressione autorevole del suo Partito sul territorio. Sarebbe opportuno che voi usciste finalmente dall’equivoco al quale vi siete consegnati utilizzando nella vostra “ragione sociale” il termine Destra.
Avendo voi fatto lo spin off dal PDL che in teoria si poteva definire Centrodestra, in quanto effetto della fusione o meglio acquisizione da parte di Forza Italia del Partito di Fini, quindi Centro più Destra, formalmente e politicamente non rappresentate sicuramente la Destra ancor più oggi che per vostre ragioni legittime avete fatto accordi con la Sinistra. Che lo abbiate fatto per il bene del Paese, sia a livello locale che al governo, lo vediamo tutti i giorni con le televendite di Renzi, adesso le stesse ce le subiamo sui giornali locali con le sue esternazioni e comunque se il vostro organismo territoriale ha deciso che voi “andate oltre” lo “steccato” del centrodestra che senso ha continuare a definirsi tali se la filosofia che abbracciate è quella del Milazzismo degenerato. Le ragioni possiamo comprenderle e non le riteniamo appartenenti a una visione strettamente politica, altrimenti dovreste spiegare agli Italiani come fa un leader politico di primo piano come il vostro ad aver accumulato un patrimonio di 80/90 milioni senza aver mai lavorato. Il Milazzismo aveva avuto ai suoi tempi una giustificazione di tipo politico e non di carattere affaristico la Destra politica assieme alla Sinistra, proprio per sconfiggere il Centro, in nome di “interessi superiori” aveva votato alla presidenza della Sicilia Silvio Milazzo. La vostra operazione, sotto traccia e utilizzando il termine “Destra” rappresenta il contrario degli interessi superiori ai quali si richiamò Silvio Milazzo.
Del resto il vostro appellarvi continuamente al Popolarismo poco ha a che vedere con La Destra politica sia pure frantumata e distrutta da generali e colonnelli vecchi e nuovi. Vedi Crosetto, sistemato con la presidenza di un ente e scomparso dalla scena. La nostra speranza è quella di una rifondazione della Destra approfittando di questa confusione senza escludere nessuno ripartendo dai valori fondamentali che non possono significare certamente apparentamento con forze che predicano il multiculturalismo, la cessione di sovranità nazionale al governo della finanziarizzazione economica, che sostengono politiche distruttive della famiglia e via di questo passo. Proprio per questo ci piacerebbe sapere come NCD può giustificare davanti ai propri elettori queste scelte politiche e magari convincere anche noi e lavorare per riunire questa “Destra diffusa” sul territorio.
Cordialmente
Umberto Montagna
Coordinatore Territoriale Riva Destra