
Con una lettera inviata a tutti i conferenti, il gruppo Italatte – il più rappresentativo a livello nazionale nell’ambito dell’industria della trasformazione – ha proposto una deroga al contratto attualmente in vigore, proponendo a partire dal mese di marzo una modifica dell’indice di riferimento, portandolo da 37 centesimi al litro a 35,5 centesimi. Italatte motiva tale decisione facendo riferimento all’andamento del mercato in questa prima parte dell’anno, caratterizzato da un ribasso delle quotazioni.
“Riteniamo inaccettabile le proposta unilaterale di Italatte – commenta Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – perché è grave agire senza un preventivo confronto tra le parti. Il meccanismo di indicizzazione – prosegue il presidente – nel 2017 ha fotografato perfettamente la situazione del mercato e questo viene riconosciuto anche da Italatte. Per quanto riguarda il 2018 – continua ancora Boselli – è necessario attendere i prossimi mesi: infatti tutti gli operatori della filiera sanno che l’indice riproduce fedelmente l’andamento del mercato, ma con almeno quattro mesi di traslazione temporale: il ribasso di questi mesi si farà quindi sentire più avanti nella definizione del prezzo alla stalla”.
Secondo Confagricoltura Lombardia, in un settore così delicato e così importante per il made in Italy agroalimentare, non è possibile procedere in modo unilaterale. “Sottoporremo la questione agli organi della Federazione di prodotto latte di Confagricoltura – conclude il presidente Boselli – e in quella sede valutermo come rispondere a questa iniziativa di Italatte”.