
Via libera al rifacimento di piazza Repubblica, con il nuovo teatro, la biblioteca, la sede della Polizia Locale e dell’Asl. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha firmato il protocollo d’intesa con il Comune di Varese e la Provincia, passaggio che prelude alla sottoscrizione dell’accordo di programma che comporterà il finanziamento regionale di 15 milioni di euro indispensabile per rendere l’operazione sostenibile sul piano economico.
Le tempistiche saranno il più possibile contenute, come ha assicurato lo stesso Maroni, considerando anche la precarietà strutturale dell’ex caserma che ha reso necessaria la chiusura completa di via Spinelli per ragioni di pubblica incolumità. Senza un progetto però l’edificio vincolato dalle Belle Arti non può essere in alcun modo modificato, di qui l’impasse che da oltre due mesi tiene sotto pressione la giunta di Palazzo Estense.
Andando a ritroso, l’avvio dei lavori è stimato per il 2015 una volta conclusa la progettazione e le procedure formali necessarie. Entro il 30 settembre è previsto il progetto preliminare, entro il 31 luglio la proposta di assetto planimetrico dell’intero comparto: caserma, piazza, area del teatro Apollonio, collegio Sant’Ambrogio in via Ravasi. Per arrivarci con una soluzione di qualità urbanistica e, successivamente, di pregio architettonico, la strada individuata dall’amministrazione è quella del bando internazionale di progettazione e realizzazione.
“È chiaro che come ha richiesto la Sovrintendenza e come avevamo programmato fin da principio non si tratta solo di realizzare il teatro – ha chiarito il sindaco Attilio Fontana – ma di riqualificare completamente la piazza con gli edifici intorno. L’intervento comporterà sicuramente la partecipazione di uno o più soggetti privati, ma senza le risorse messe a disposizione dalla Regione il progetto non poteva stare in piedi. Non siamo rimasti immobili davanti alle problematiche di degrado dell’area, semplicemente non avevamo modo di intervenire con il precedente quadro economico che non era sostenibile”.
Maroni ha confermato che la Regione farà la parte del leone nel finanziamento, il Comune nelle direttive sul da farsi. Per quanto riguarda l’assetto economico dell’intervento, 15 milioni saranno garantiti dalla Regione, 2 milioni dal Comune, un milione più l’immobile dell’ex collegio dalla Provincia. Come nell’ipotesi iniziale di Palazzo Estense, anche adesso i privati potranno realizzare dei volumi residenziali e destinati a terziario per completare il finanziamento delle opere di pubblico interesse, ma a questo punto grazie al cospicuo finanziamento pubblico saranno ridotti per dimensioni e collocati in via Ravasi, quindi più defilati e meno impattanti sull’area della piazza.
“C’erano due criticità nel procedimento – ha spiegato Maroni – Laprima era trovare le risorse, la seconda ristrutturare l’ex caserma pericolante tenendo conto del vincolo della Soprintendenza. La prima è stata risolta dalla Regione che ci mette 15 milioni, la seconda è in via di risoluzione con l’iter che abbiamo delineato. Nel parere espresso pochi giorni fa la Soprintendenza ha dichiarato che non sussiste interesse storico-artistico ma un “interesse semplice”, una definizione tecnica per dire che è consentito il recupero conservativo: si può fare il teatro senza bisogno tenere in piedi tutto l’immobile in presenza di un progetto adeguato“.
Ma cosa ci sarà in piazza Repubblica? Al posto della caserma, come si era detto, il teatro stabile da circa 1.300 posti, una sala più piccola per eventi minori e concerti di musica classica, la nuova biblioteca. Al posto dell’attuale Apollonio una palazzina pubblica con la Polizia locale per tenere sotto controllo il decoro e la sicurezza del comparto, oltre probabilmente alla nuova sede dell’Asl, che si trasferirà dalla sede attuale di via Ottorino Rossi dove subentrerà invece l’università.