Gallarate, Paradiso: oltre il silenzio delle donne

Sabato 28 febbraio a Villa Delfina, in via Donatello a Crenna, alle 21.00 un reading teatrale

26 Febbraio 2015
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Per l’inaugurazione della mostra Illustrazioni della Divina Commedia dal Trecento ai giorni nostri un evento organizzato dal Sistema Bibliotecario Panizzi e realizzato da Sonia Gradis, Valeria Palumbo, Paola Salvi con musiche dal vivo di Walter Colombo e Carlo Rotondo.

Alcuni dei personaggi più belli della Divina Commedia sono donne, a cominciare ovviamente da Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Didone. Anche se poi, nel ripercorrere la storia dei personaggi più antichi, Dante si limita ad adottare la visione tradizionale: è così con Didone ed Elena di Troia, ma ancor di più con Cleopatra, di cui sposa la “macchina del fango augustea”. Quello che però colpisce di più è che, benché le donne siano fondamentali nel Paradiso e benché Beatrice sia più di una guida e sia addirittura una maestra teologale, le figure femminili appaiono come sbiadite nell’ultima cantica. Le donne dell’Inferno e addirittura quelle di cui mariti o congiunti parlano male, hanno quasi sempre una forza straordinaria. In Paradiso, tranne Piccarda, tendono a perdere incisività. Certo, proprio con Piccarda e Costanza d’Altavilla, Dante torna sul tema della violenza subita dalla donne. E molto curiosamente, mettendo Cunizza da Romano in Paradiso sembra ignorare i pregiudizi del suo tempo.

Da questa constatazione parte il reading per raccontare non solo la specificità delle protagoniste di Dante, ma anche il legame con il loro tempo e con il nostro. Le donne parlano poco nella Divina Commedia. Ma forse più di quanto fosse loro concesso nel Medioevo, almeno secondo quanto crediamo. In realtà Dante vive in un tempo complesso e contraddittorio, attraversato da straordinarie figure femminili. Anche se resta vero che il racconto della storia è stato monopolio maschile e quindi ha tolto alle donne il diritto di narrare se stesse e di lasciarci la loro visione del mondo. Di tutto questo racconteremo, accompagnati dalla musiche di Walter Colombo e Carlo Rotondo.

Valeria Palumbo è giornalista e storica delle donne. Crea e conduce eventi culturali e teatrali. Collabora con organizzazioni internazionali come l’Ispi, Istituto di studi politici internazionali.

Sonia Grandis è attrice, regista, docente di recitazione e azione scenica al Conservatorio di Milano, responsabile del Laboratorio 700.

Paola Salvi è attrice, organizzatrice culturale ed esperta in mediazione. Toscana, è cresciuta con Dante Alighieri (a memoria).

Walter Colombo, matematico e uomo di spettacolo, esperto di archivi e musicista: un eclettico sempre pronto a nuove esperienze culturali.

Carlo Rotondo: fotografo, musicista. E manager. Tante esperienze portate avanti con tenacia e ironia tutta napoletana.

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