“Non confondiamo i rancori con le religioni”

Un lettore sottolinea come occorra distinguere certi fatti di sangue dai messaggi che invece vengono portati dalle religioni

21 Gennaio 2015
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Jesuischarlie

Gentile direttore,
mi sembra che si stia facendo di tutte le erbe un fascio nel senso che determinati fatti di sangue e terroristici spesso derivano anche o soprattutto da rancori e sensi di vendetta di “frange di persone”, che sono state particolarmente colpite a seguito di bombardamenti e ingiustizie simili, che altro non creano che odio e irrazionalità.

Cose che le vere religioni dovrebbero sempre aiutare ad allontanare ed evitare, perché nate per quello, tranne quelle “cosiddette” ma di fatto mal interpretate e ispirate da insani principi satanici, che per l’appunto però tali non sono e non potranno mai diventare, pur anche strumentalizzate o sponsorizzate.

La speranza come sempre è che “la pace regni sovrana”, altrimenti la fine del mondo è oggi più che mai veramente vicina, bloccando ogni respiro inteso come possibilità presente e futura.
Salute.

Valter Abele Zaccuri

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