
Di seguito un comunicato stampa dell’Aime, Associazione imprenditori europei, circa la vicenda della Cooperativa Latte Varese sulla quale è intervenuto anche Leslie Mulas:
Nella serata di ieri abbiamo sentito dal Tg di Rete 55 una notizia che ci ha sorpreso fortemente: la Commissione Affari Generali del Comune ha deciso di proporre al Consiglio Comunale di Varese la rescissione del contratto di concessione alla Cooperativa LATTE VARESE
Nel servizio andato in onda, sempre ieri su Rete 55, emergeva anche che ci sarebbe una proposta di traslocare la cabina di regia, cioè la sede decisionale e strategica a Como.
Non è nostra intenzione entrare nel merito delle scelte della Pubblica Amministrazione nè tanto meno giudicare atti, provvedimenti relativi a rapporti commerciali ed economici in essere tra Comune e Cooperativa Latte Varese.
Noi però vorremmo conoscere e sapere cosa si vuole fare del latte Varese e a quale futuro si sta pensando.
Ormai il Latte Varese, che è il PRODOTTO TIPICO VARESINO, è l’ultima azienda storica della nostra città e ci piacerebbe che rimanga tale e si eviti, come per altre storiche aziende, vedi banche, di privare il nostro territorio di un altro marchio tradizionale Varesino.
Siamo in presenza di una azienda che si è sempre contraddistinta per la qualità del suo prodotto, caratteristica che, grazie al lavoro ed allo sforzo di molti allevatori, è stata riconosciuta da migliaia di consumatori e dalle reti commerciali più importanti e radicate del nostro paese.
Organizziamo eventi, mercatini esposizioni, non per ultime quelle presso Expo, per presentare i nostri prodotti tipici e il Prodotto tipico per antonomasia rischia di volare altrove.
Riteniamo importante e strategico difendere e tutelare con tutte le nostre forze il nostro Latte.
Sarebbe auspicabile il coinvolgimento delle Associazioni di categoria, delle imprese e dei cittadini e si presenti loro le problematiche che sta affrontando il Latte Varese e con loro si tenti di trovare una soluzione per mantenere il Latte Varese a Varese.
Per lo meno cerchiamo di valutare tutte le strade percorribili che consentano alla Cooperativa di continuare la sua attività, magari prendendo a prestito percorsi e metodi utilizzati per salvare o rilanciare alcune società sportive legate alla bandiera di Varese.
Pensiamo che questa sia una fase delicata che ognuno debba fare la propria parte per tutelare un patrimonio della città, noi siamo pronti e speriamo che vi sia la possibilità di chiedere a molti imprenditori
Varesini uno sforzo, siamo certi che la risposta ci sarà..