“Astuti dice ciò che non pensa”

Jenny Santi, candidata della lista “Fondata presidente” commenta le affermazioni di Samuele Astuti in merito al progetto di riqualificazione dell’Ospedale di Cuasso

15 Febbraio 2018
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“Spiace leggere interventi di candidati che dicono ciò che non pensano: dopo mesi di silenzio attorno al progetto per la riqualificazione dell’Ospedale di Cuasso proposto dalla Commissione Socio-sanitaria della Comunità Montana del Piambello, improvvisamente il tema diventa oggetto di proclami elettorali” ad affermarlo è Jenny Santi, candidata nella lista civica “Fontana Presidente” per le elezioni regionali del 4 marzo e Sindaco di Porto Ceresio.

L’affondo è verso Samuele Astuti, candidato alle liste regionali del PD che “si limita a criticare Regione Lombardia senza ricordare che, in qualità di Presidente della Conferenza dei servizi ATS, non si è mai interessato al tema nonostante le ripetute richieste della Commissione”.

“Tra gli obiettivi del mio programma – continua la Santi –  vi è quello di porre la giusta attenzione verso le strutture ospedaliere di Luino, Cittiglio e Cuasso, che hanno un ruolo cruciale per le comunità del nostro territorio. Il mio è però un interesse concreto e volto a trovare soluzioni condivise tra enti e cittadini, e non finalizzato ad acquisire solo consensi elettorali”.

Jenny Santi, che è membro della Commissione Socio-sanitaria della Comunità Montana del Piambello, afferma di avere ben presenti le necessità delle comunità residenti e le richieste dei Comuni delle due Comunità Montane. “Chiedo quindi di poter essere invitata agli incontri che avranno come tema tali strutture che sono da ritenersi “periferiche” solo per la propria posizione ma non certo per il ruolo che dovranno avere anche in futuro”. 

La prima cittadina di Porto Ceresio, è conosciuta da molte associazione di tutta la provincia di Varese per il suo impegno verso il sociale e i suoi progetti di accessibilità del territorio che vorrebbe proporre in tutte le province della Regione Lombardia per consentire anche un turismo più accessibile a disabili e famiglie.

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