
Cancellare la storia. Togliendo a uno storico istituto varesino il nome del personaggio cui è dedicato.
Questo viene da pensare di fronte all’iniziativa della direzione scolastica dell’Istituto Daverio di Varese. La cui preside, Nicoletta Pizzato, ha indetto un concorso tra gli studenti per trovare un nuovo personaggio al quale intitolare la scuola.
I ragazzi avranno tempo fino alla fine dell’anno per avanzare le proprie proposte e presentarle in segreteria.
Ma l’idea non va giù a molti varesini. Già, perché Francesco Daverio, oltre ad avere dato il nome al più antico istituto di istruzione superiore della Città Giardino, è un simbolo del Risorgimento.
A levare gli scudi sono innanzitutto gli esponenti dell’associazione “Varese per l’Italia 26 Maggio 1859”, guidata da Luigi Barion.
“È una proposta assurda – commenta Barion – non capisco da cosa possa nascere. È la scuola più antica di Varese, e Francesco Daverio è uno degli eroi caduti a difesa della Repubblica romana. Tant’è vero che quando, con la nostra delegazione, ci siamo recati a Roma al Gianicolo, per celebrare i caduti varesini per il Risorgimento, abbiamo portato con noi due studenti dell’Istituto Daverio, scelti tra i più meritevoli”. E venne poi apposta una targa fuori dall’istituto.
Insomma, appare un tentativo maldestro di cancellare la storia. E l’associazione prepara le contromosse.
Sabato mattina, in Comune, è stata convocata una conferenza stampa di “Varese per l’Italia”, dove i “garibaldini” varesini (come sono soprannominati) lanceranno un appello “al sindaco, al prefetto e, se necessario, anche a livelli istituzionali più alti. Interverranno storici e docenti universitari che spiegheranno il ruolo e l’importanza della figura storica di Daverio”.