
Una “raccolta fondi” tra i varesini per il nuovo Teatro. È questa l’idea del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha presentato l’Accordo di Programma per piazza Repubblica, che si è svolta oggi, alla Sede territoriale della Regione a Varese.
“Abbiamo definito il piano finanziario – spiega Maroni – superiore ai 30 milioni di euro complessivi, e sono state definite le linee di intervento, per cui abbiamo fatto un importante passo avanti, perché il progetto c’è ed è stato approvato anche nei suoi contenuti finanziari e c’è l’impegno di tutti, pubblico e privato, a dimezzare i tempi della burocrazia. Vogliamo fare un test, vogliamo che questo Accordo di programma sia un test per l’accorciamento dei tempi, è stato prospettato il cronoprogramma dei tempi previsti e io ho chiesto che venga dimezzato, per far vedere che è possibile dimezzare la burocrazia: su questo c’è stato l’impegno di tutti i soggetti coinvolti”.
“Voglio che questa sia un’opera pubblica che si fa in tempi rapidissimi – ha aggiunto Maroni – dimezzando quelli che sono i tempi normalmente richiesti. Vogliamo che questa opera sia una ‘best practice’, che sia un modello per il futuro”.
NUOVO TEATRO CON PRIVATI – “Per la realizzazione del nuovo teatro, che è la componente più onerosa di tutto questo intervento, visto che si tratta di 24 milioni, l’idea è di coinvolgere i privati, ovvero i cittadini. Per questo abbiamo dato incarico al Comune di Varese di studiare una forma di fund raising, per fare in modo che il teatro della città sia il teatro dei Varesini. Questo servirebbe anche a ridurre l’impegno pubblico. Se questa opportunità viene colta dai cittadini, perché in questo modo anch’io divento proprietario di una quota del mio teatro, questa operazione può essere interessante sul piano culturale, oltre che su quello urbanistico”.