Varese, una mostra a Palazzo Estense per ripercorrere la storia della “Società Astronomica G.V. Schiaparelli”

Una serie dei pannelli per celebrare la nascita ed evoluzione della Cittadella di Scienze della Natura del Campo dei Fiori, dal primo passo, nel 1956, grazie a Salvatore Furia, ad oggi

14 Luglio 2014
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Furia

La storia di una delle istituzioni più importanti di Varese. Che verrà raccontata attraverso foto d’epoca nella sede del Comune di Varese.

Martedì 15 luglio verrà inaugurata, sotto i portici di Palazzo Estense, una mostra relativa alla storia della Cittadella di Scienze della Natura di Campo dei Fiori, che vide i suoi inizi nel 1956 con l’istituzione, da parte del prof. Salvatore Furia, della “Società Astronomica G.V.Schiaparelli” .

Interverranno il sindaco Attilio Fontana e il vicepresidente della Società Schiaparelli, il professor Luca Molinari.

L’Osservatorio venne costruito grazie alla costanza e abnegazione del prof. Furia, che riuscì a trovare i terreni e  i fondi necessari per la nascita dell’Osservatorio e di quella che sarebbe diventata la “Cittadella di Scienze della Natura”. Nel 1964 veniva posato l’ultimo mattone e da allora sulla montagna varesina si sono alternati centinaia di giovani e meno giovani che hanno donato il loro tempo libero per la divulgazione dell’astronomia e delle scienze della natura, e per i più disparati lavori di mantenimento e miglioramento delle strutture. Negli anni all’edificio iniziale si sono aggiunte la Serra Fredda, un laboratorio per analisi chimiche e pedologiche, un Giardino Botanico Montano. Ma è stata la parte astronomica ad aver fatto negli anni enormi balzi in avanti: alla prima cupola, costruita negli anni ’60 e che oggi alloggia un telescopio da 60 cm di diametro, si è aggiunta una seconda cupola, con un telescopio da 35 cm utilizzato per l’osservazione pubblica e una ulteriore, grande cupola contenente un enorme telescopio da 84 cm di diametro che lavora tutte le notti di bel tempo per studi e ricerche ad alto livello pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche. La mostra ripercorrerà le tappe di un’incredibile avventura raccontando con foto storiche gli eventi che portarono alla costruzione del  maggior osservatorio astronomico popolare d’Italia, della strada per accedervi, ma anche del Centro Geofisico Prealpino, caposaldo da ormai molti anni per le previsioni meteorologiche lombarde, per il monitoraggio di laghi e corsi d’acqua, per il costante servizio di informazione e allerta riguardo gli eventi meteorologici violenti, e per la rilevazione dei dati sismici. Il Centro Geofisico possiede oggi più di 40 stazioni meteo e fa parte della rete sismica nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Da 50 anni la Cittadella, adagiata sulla vetta del Campo dei Fiori, inserita in un panorama mozzafiato a 360° tra laghi, colline e montagne innevate, continua ad assolvere il suo compito principale, e cioè quello di essere “un ponte di comprensione tra la Scienza e la gente”. Migliaia di visitatori e scolaresche ogni anno vi accedono per visite e osservazioni,e altre migliaia di persone partecipano ai vari eventi organizzati in città. E’ questa una storia tutta varesina, che vale la pena conoscere,  fatta di grandi sacrifici che hanno portato alla realizzazione di un sogno, maturato e coltivato in tutti questi anni. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni fino al 3 agosto, (tranne il 21,22 23 luglio per la cerimonia dei mondiali di canottaggio).

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