
Partenza da Milano Malpensa, scalo a Monaco di Baviera e arrivo a San Pietroburgo verso metà pomeriggio dopo tre ore di volo. L’impatto con il cirillico non è decisamente stato facile, tanto che per indovinare la corretta fermata della Metropolitana (per accedere ai binari non bisogna acquistare un biglietto bensì un gettone, come in una sala giochi) per raggiungere l’alloggio è stato fondamentale l’aiuto dei passanti. Ovviamente si è trattato di ragazzi e ragazze, volontariamente ad ammirevolmente venuti in nostro soccorso: i giovani sono infatti gli unici in grado di conversare in inglese.
L’approccio con la città dello zar inizia con una prima camminata nella raggiante e neoclassica Nevsky prospekt, la via principale di San Pietroburgo, contornata da maestosi e ben decorati palazzi settecenteschi, resi ancor più suggestivi dalla luce del tramonto. Oltre ad essere un luogo di grande bellezza estetica, è anche il fulcro della vita turistica e commerciale della città.
La passeggiata giunge al termine quando sull’argine della Neva l’appetito inizia a farsi sentire. La prima cena in Russia non può che avere luogo in un ristorante tipico, dove iniziare a conoscere la culturae anche grazie alla cucina locale: il filetto allo Strogonoff, piatto tipicamente russo, è carne di manzo immersa in una salsa di cipolle, panna acida e un goccino di Vodka, come impone la nobile tradizione culinaria locale.
Il primo giorno giunge al termine con una brevissima camminata nel mezzo della movida della città che si concentra sempre su Nevski prospekt. Il primo giorno passa così velocemente, e per poter ammirare e scoprire gli angoli nascosti della città dello zar, è necessario ricaricare le batterie. Dopo la prima impressione, la gloriosa città di Pietro il Grande sembra promettere molto bene.
Luca Folegani