Varese risuona con i versi di Jack Hirschman, il poeta rivoluzionario

Il grande poeta americano sarà a Varese martedì 27 ottobre, con la moglie Agneta Falk, per l’incontro ”Jack & Aggie: un viaggio di passione provocazione e profezia nella controcultura statunitense”

26 Ottobre 2015
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Jack Hirschman ha nelle parole e nel sangue la rivoluzione. Una sete di verità e di libertà che non si estinguerà mai.

La sua forza umana e poetica emerge con tutta la sua prorompenza dalla sua opera. E, a distanza di otto anni, torna in Italia.

Un nuovo appuntamento con l’impegno civile e la controcultura americana quello di martedì 27 ottobre alle ore 20.30 presso l’Atelier di Giorgio Presta, in via Amendola 27, a Varese. Dopo l’incontro con la poetessa americana Sarah Menefee, sarà la volta del reading poetico di Jack Hirschman e Agneta Falck che torneranno in città dopo essere stati a Varese nel 2007, ospiti della manifestazione Amor di libro. Jack e Agneta (Aggie per gli amici) terminano a Varese il tour che dall’America li ha portati in diversi luoghi in Italia, tour organizzato dalla Casa della Poesia di Baronissi e dalla Multimedia Edizioni che pubblica in Italia i libri dei due poeti.

Ascoltare Jack e Aggie, compagni di vita e di poesia, è entrare nel mondo dell’impegno civile, è vedere con occhi che hanno guardato in volto la guerra del Vietnam e il crollo delle torri gemelle e lo raccontano con una passione che supera il tempo. Ermanno Librasi, musicista polistrumentista e compositore, intreccerà le sue musiche con il reading dei due poeti.

Sandro Sardella, Gaetano Blaiotta e Rita Clivio dialogheranno con gli autori e con il pubblico. Per l’occasione in
omaggio a Jack Hirschman “Gaele Edizioni” edita “Jack in Italy Discanto” di Sandro Sardella, con un disegno di Elena Danelli e una partitura di Danilo Blaiotta.

Jack Hirschman è poeta, artista, traduttore, militante politico/culturale, comunista e leggenda della poesia e cultura
“altra” statunitense. Nato nel Bronx in New York nel 1933, professore all’UCLA di Los Angeles licenziato per la sua
attività contro la guerra in Vietnam. Amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Kaufman, Lawrence Ferlinghetti e di altri poeti della Beat Generation, ma distante dalla loro “ rivoluzione borghese” fatta di droghe e misticismo orientale e più vicino alle posizioni radicali dei movimento afroamericani, a poeti coma Amiri Baraka. Dal 1972 vive a San Francisco dove nel 2006 è diventato il quarto Poeta Laureato di questa città. Benché boicottato dal mercato editoriale statunitense per la sua continua militanza contro la guerra e in difesa degli oppressi di ogni latitudine, le pubblicazioni e le traduzioni (da 9 lingue diverse) di J. Hirschman ormai non si contano più. In Italia la sua opera è edita da Multimedia Edizioni di Salerno e tradotta da Raffaella Marzano. Gli ARCANI sono il lungo e alto canto dal cuore dell’impero dove una straordinaria poesia intreccia la vita di strada e la storia, Marx e la càbbala. Mayakovsky e Joyce, la realtà e l’immaginario, il dolore personale e quello politico. J. Hirschman in una vita di poesia e lotta, sempre contro ogni forma di razzismo e fascismo, ha cercato, tenta di abbattere i muri che separano tra loro i linguaggi liberando la parola da percorsi elitari o autoreferenziali o accademici, portando quindi la poesia ad essere momento di rivelazione, comprensione e condivisione oltre la menzogna di ogni potere.

Agneta Falk è nata a Stoccolma nel 1946 e vive poi in Inghilterra dal 1969. Insegna teatro, comunicazione, letteratura e scrittura creativa ed è nota per la sua poesia e la sua pittura in Inghilterra, Italia, Francia e USA. Impegnata nella lotta contro il traffico di esseri umani Agneta è Decano d’Arte presso la Free University di San Francisco dove vive dal 1998 avendo sposato J. Hirschman. Presso Multimedia Edizioni sono usciti: “It’s Not Love, It’s Love” (2000) e “She” (2009) nella traduzione di Raffaella Marzano. Con parole dure come sassi, con versi intensi e impietosi, con parole disarmanti armoniose come ninna-nanne la sua poesia è popolata da una umanità di emarginati e vittime delle quali rivendica ed espone la sofferenza con amore ed indignazione.

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