Elezioni primarie per scegliere il futuro candidato sindaco a Varese. Non è solo il centrosinistra a lanciare questa ipotesi, ma anche nel centrodestra c’è chi le chiede. A proporre di indire e consultazioni è il consigliere comunale di Forza Italia Piero Galparoli. Che sottolinea come “lo stesso Salvini ha proposto nell’ambito della coalizione di centrodestra, sia a livello locale che nazionale, il ricorso al voto degli elettori per scegliere i candidati”.
Due settimane fa, infatti, il leader leghista, parlando delle comunali di Milano, che saranno nel 2016 proprio come quelle di Varese, aveva sottolineato che gli sarebbe piaciuto essere il candidato sindaco, dicendo che “per scegliere verrebbero comunque fatte, sempre e comunque, le primarie”. E in risposta il coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera diceva come le primarie “rappresentano uno strumento straordinario di democrazia per individuare il candidato migliore da proporre nel 2016 contro il fallimentare operato di Pisapia”.
A Varese le condizioni sono diverse, dal momento che il centrodestra ha governato ininterrottamente da oltre vent’anni. Tuttavia la coalizione è in crisi e coinvolgere i cittadini con le primarie per il dopo Fontana potrebbe essere la mossa vincente.
Resta da capire se la Lega sarà disposta a mettersi in gioco, con il rischio di dover appoggiare un candidato non lumbard, in caso di sconfitta. Ma la stessa Forza Italia, a parte Galparoli, non sembra molto convinta. Con il rischio di perdere un’occasione. E dire che il gruppo unico di centrodestra Liberi per Varese avrebbe due figure di rilievo da “spendere”: il vicesindaco Mauro Morello (Udc) e il coordinatore politico di Liberi per Varese Roberto Puricelli (Forza Italia).