
Una commissione d’inchiesta sull’ex Caserma Garibaldi di Varese.
Il consigliere comunale Rocco CordìA chiederla sono il capogruppo di Sel Rocco Cordì e il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli. Che hanno sottoscritto il documento appena depositato in consiglio comunale, dove chiedono deludicazioni sui fatti che hanno visto la struttura al centro degli obiettivi, puntualmente mancati delle diverse amministrazioni, dal 1994 ad oggi.
“La vicenda ex Caserma Garibaldi ha ormai assunto contorni a dir poco preoccupanti – scrivono – innumerevoli dichiarazioni e commenti, anche in aperto contrasto tra loro, oltre a non offrire soluzioni convincenti al “caso” non aiutano a comprendere le cause e le responsabilità dell’attuale situazione. Discussioni e decisioni sul futuro della ex Caserma, nonché sullo stato dell’immobile, sono oggetto di molteplici atti della Giunta e del Consiglio che coprono ormai l’arco di un ventennio. Dalle prime ricostruzioni della lunga vicenda emergerebbero responsabilità amministrative e politiche di non poco conto”. Questo per chiedere poi: “Le ragioni del mancato rispetto degli impegni assunti dal sindaco Raimodo Fassa nel lontano 1994 (venti anni fa). Le inadempienze maturate tra la gestione Fassa e il suo successore sindaco Aldo Fumagalli e la congruità del conseguente esborso di ben 3,5 milioni euro a favore dell’Università a titolo di risarcimento. Le valutazioni che hanno portato il sindaco Attilio Fontana ad accettare modalità e condizioni d’acquisto dell’ex caserma (con un esborso di altri 2,5 milioni di euro) nonostante l’immobile fosse stato dichiarato dal suo predecessore “inutilizzabile”. Le misure e i provvedimenti adottati nel tempo, dai diversi soggetti interessati, per garantire la manutenzione e la sicurezza dell’ex Caserma considerato che le prime verifiche sullo stato dell’immobile risalirebbero al 1999. Le conclusioni del contenzioso insorto a suo tempo con il costruttore del parcheggio multipiano di piazza Repubblica e le eventuali inadempienze emerse durante la realizzazione dell’opera”.
E quindi la proposta di una “commissione temporanea ai sensi dell’art 24 del regolamento comma 1 par, b), con il compito di acquisire tutti gli atti i dati e le informazioni disponibili presso gli Uffici del Comune e ogni altro enti coinvolto nella vicenda. La medesima Commissione una volta conclusa la propria attività riferirà al Consiglio le proprie conclusioni secondo quanto previsto dall’ art. 24 del regolamento comma 6”.