
Il Carroccio torna al voto. E la sfida sarà decidere quale strategia portare avanti: se confermare la linea di Matteo Salvini, una Lega che, pur nell’autonomismo, cerca di portare avanti istanze nazionali, o difendere la Lega dei “buoni amministratori” di Roberto Maroni.
Quest’anno vanno infatti in scadenza sia la segreteria nazionale della Lega Lombarda che la segreteria federale. Se per quest’ultima è praticamente scontata una riconferma di Matteo Salvini, la partita è invece aperta in Lombardia. Dove, nell’ampia rosa di possibili candidati, spunta anche il nome del varesino Dario Galli, ex presidente della Provincia.
Sempre quest’anno i lumbard di casa nostra torneranno probabilmente a votare anche per la segreteria provinciale. Rimane solo l’incognita della data, che dovrà essere fissata sulla base delle tempistiche del congresso della Lega Lombarda.
Se quest’ultimo venisse convocato non prima di luglio, o addirittura a settembre, ci sarebbero i tempi tecnici per il rinnovo della segreteria provinciale. Se invece venisse fissato già a giugno, molto probabilmente l’assemblea provinciale verrebbe convocata solo per eleggere i delegati al nazionale. E il rinnovo della segreteria slitterebbe in autunno.
La partita nel Varesotto è molto interessante. E difficilmente vedrà la corsa di un candidato unico.
Innanzitutto occorre aspettare e capire la decisione del segretario uscente, il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi. Da diverse parti gli hanno chiesto di ricandidarsi, ma lui non ha ancora sciolto le sue riserve. Bianchi proviene, come area del partito, dal fronte dei sindaci maroniani, i protagonisti della rivoluzione leghista che ormai risale al 2012, quando ci fu il passaggio epocale, per i lumbard, dall’era Bossi a quella Maroni.
Oggi tuttavia ci troviamo di fronte ad un nuovo cambiamento: il tentativo di archiviare l’esperienza Maroni e la nascita di una Lega più “nazionale” e di destra, quella di Salvini. I protagonisti del “salvinismo” a Varese sono soprattutto le “leve” che provengono dalle file dei Giovani Padani. In primis c’è Marco Pinti, che tuttavia è già segretario nel capoluogo. E avrà il delicato compito di difendere il primato leghista alle elezioni del 2016. Un nome che potrebbe venire dall’area salviniana, pur essendo aperto al dialogo con tutte le correnti, è quello di Marco Bordonaro, dirigente cittadino e commissario della Lega Nord a Malnate. E c’è anche l’ex coordinatore provinciale dei Giovani Padani Alessandro Fagioli, saronnese, ed ex assessore provinciale. Fagioli era già tra i “papabili” in vista del precedente congresso, quando infine Bianchi si presentò come candidato unico.
Nell’area dei sindaci, invece, un altro nome che gira è quello del sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli, che in questi giorni è finito alla ribalta delle cronache nazionali per aver negato la cittadinanza a una donna indiana, perché non parlerebbe bene in italiano.
Non è da escludere nemmeno il sindaco di Samarate Leonardo Tarantino. Il quale, tuttavia, deve già affrontare le elezioni nel suo comune, e quindi al momento non può certo pensare ad una candidatura dentro al partito.
Infine, si parla anche della possibile ricandidatura del senatore Stefano Candiani, già segretario provinciale fino al 2011, in pieno “scontro” maroniani-bossiani.