Varese, il porticciolo di Capolago torna agli anni Trenta. Si realizza il sogno degli abitanti

Il Comune di Varese ha dato il via ai lavori per il ripristino della darsena e la realizzazione dell’attracco, che caratterizzava storicamente il paesino sulla riva del lago. Clerici: ‘Lavori nel rispetto della zona vincolata’

07 Ottobre 2014
Guarda anche: Varese Città
Porticciolo

 

Il Comune ripristinerà l’antico porticciolo di Capolago. Un progetto che, dopo la scomparsa della struttura, era stato ipotizzato da anni, e spinto dagli stessi cittadini.

Il via ai lavori ha avuto luogo questa mattina. Con l’assessore all’Ambente Stefano Clerici, il capo attività Pietro Cardani, il geometra Stefano Baggiani referente della ditta che ha vinto l’appalto, la Edil Domus e le Guardie ecologiche volontarie, che hanno effettuato un sopralluogo, aprendo “simbolicamente” il cantiere. “Non è certo un lavoro prioritario ma è importante per i residenti e i pescatori, come da tempo richiesto. Iniziamo pulendo la stradina di proprietà comunale, di accesso in questa bella area verde che finisce sul lago – ha spiegato Clerici – i lavori veri e propri inizieranno nelle prossime settimane, per concludersi entro la primavera, o anche prima se il tempo sarà buono. Non abbiamo potuto procedere con il primo progetto, quello originale di realizzazione della darsena e di ripristino del porticciolo come esisteva nel 1935. La zona è vincolata, è una ZPS, zona a protezione speciale. Non possiamo, a seguito di un approfondito sondaggio e carotaggio, procedere con la palificazione lignea: occorrerebbe scendere di 25 metri, essendo il terreno limaccioso. Seguiremo quindi un terzo progetto: un pontile galleggiante, sempre in legno, con la realizzazione di un belvedere finale e 10 posti barca, a disposizione innanzitutto dei residenti a Capolago, come da loro richiesta”.

I lavori hanno un costo di 85 mila euro (metà coperti da un bando dell’Autorità di bacino per la fruibilità degli approdi): sarà realizzato, al termine della stradina di proprietà comunale, un plinto per ancorare la banchina ed il pontile galleggiante (lunghezza 36 metri con blocchi da 12 metri).

“È senza dubbio un progetto sofferto e quindi c’è ancora  più soddisfazione se portato a casa – ha aggiunto Clerici – l’area era lasciata a se stessa, piena di rifiuti e spesso zona di bivacchi incontrollati. Da un punto di vista naturalistico e paesaggistico il recupero è davvero pregevole, e anche dal punto di vista storico perché si va a recuperare il passato e le tradizioni dei pescatori sul lago”.

Il sindaco Attilio Fontana, l’assessore Stefano Clerici e il presidente della Società Cooperativa di Consumo tra Operai e Contadini  di Capolago, Enzo Fiore, si sono incontrati oggi nel tardo pomeriggio per chiarire la questione del “passaggio” e della realizzazione del pontile.

“È la disponibilità del passaggio per consentire l’accessibilità al lago. Le considerazioni di questa mattina da parte di alcuni sono frutto di un equivoco”.

 

Tag:

Leggi anche: