Varese, il leader leghista Salvini ha deciso: Ncd fuori dalla maggioranza

Il consiglio federale della Lega Nord si è riunito venerdì pomeriggio e, dopo la scelta di Ncd di sostenere il centrosinistra alle provinciali, ha ordinato al sindaco di ritirare le deleghe agli assessori alfaniani

24 Ottobre 2014
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Una riunione importante per il futuro del centrodestra varesino. Dove la decisione emersa era quella che ci si poteva aspettare, anche se fino all’ultimo non era scontata.

Il consiglio federale della Lega Nord, guidato da Matteo Salvini, ha approvato la scelta, avanzata dai vertici locali del partito, di “buttare fuori” il Nuovo centrodestra dalla maggioranza.

Nei prossimi giorni, quindi, probabilmente da lunedì, il sindaco leghista Attilio Fontana si attiverà per ufficializzare il ritiro delle deleghe ai due esponenti alfaniani in giunta: il vicesindaco Carlo Baroni, che la delega ai Lavori pubblici, e l’assessore alla Famiglia Enrico Angelini. E quindi non faranno automaticamente più parte della maggioranza nemmeno i quattro consiglieri comunali di Ncd: Matteo Giampaolo, Giovanni Chiodi, Stefano Crespi e Mauro Pramaggiore.

La scelta del federale era stata sollecitata nei giorni scorsi dalle dirigenze locali del partito, dopo che alle elezioni provinciali il partito di Alfano si è schierato a sostegno del candidato presidente di centrosinistra Gunnar Vincenzi, risultato poi vincitore, proprio grazie all’apporto elettorale di Ncd.

Insomma, un “tradimento”, come l’hanno vissuto gli ormai ex alleati di Lega, Forza Italia e Udc, dopo il quale sono partite subito riunioni sia interne ai singoli partiti che di coalizione, per decidere come muoversi nei confronti degli alfaniani.

Nella serata di giovedì si è svolto l’ultimo incontro dei vertici cittadini di Lega e Forza Italia, in attesa della decisione di ieri del consiglio federale. Dal quale, dunque, è venuta l’indicazione di “estromettere” Ncd dalla coalizione.

Dopodiché inizieranno le trattative tra le tre forze politiche rimaste in maggioranza, Lega, Fi e Udc, per decidere se e con chi sostituire i due posti nell’esecutivo che rimarrebbero vacanti, se l’operazione andrà in porto.

Molto probabile l’ingresso di un assessore Udc, che sarebbe Mauro Morello. Mentre il nono assessorato potrebbe rimanere vacante o andare a Forza Italia. Sempre gli azzurri assumerebbero anche la carica di vicesindaco. In pole position, salvo nuovi ingressi, ci sarebbe l’assessore alla Cultura Simone Longhini, oggi capodelegazione della componente forzista.

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