Luci scenografiche al laghetto dei cigni, parapetti in castagno naturale per mezzo chilometro, acciottolato ripristinato, sistemazione dei muri su via Verdi e alla Caprera, ceppi intagliati come in Val di Fassa, 70 nuove piante tra carpini, querce, tigli. Sono questi i principali interventi di manutenzione ai Giardini Estensi, illustrati oggi in un sopralluogo con l’assessore alla Tutela Ambientale Riccardo Santinon, il capo attività del Verde pubblico Pietro Cardani, le tecniche Chiara Barolo e Ilaria Merico che con l’architetto Valeria Marinoni e Lorenza Castelli hanno firmato il progetto con il benestare della Sovrintendenza. Costo totale 180 mila euro.
«Alla base c’è una ricerca storica approfondita, partendo dai rilievi catastali teresiani» ha spiegato Cardani. I lavori sono già iniziati e termineranno entro metà maggio (sono stati appaltati a diverse aziende: per la potatura piante a Marchini Piante di Busto Arsizio, per la sistemazione parti edili a Borri Angioletto Costruzione Giardini di Morazzone, per le analisi tomografiche a Fitoconsult di Varese, per l’ illuminazione del laghetto a Intertronic di Varese, per l’acciottolato e il ripristino viali a Vanoni Giardinaggio di Bodio Lomnago).
«Sono lavori di manutenzione che non potevano più essere rimandati – ha detto l’assessore – renderanno i Giardini più accoglienti e sicuri. Confermo che i calocedri non saranno tagliati, anche se i tassi – e sono lì da vedere come stiamo facendo in questo giro – stanno soffrendo per la mancanza di luce sufficiente».
Muri
I muri che danno su via Verdi, quelli della parte di Villa Mirabello e dell’area Caprera vengono consolidati: su Caprera con tiranti in acciaio come indicato dalla Sovrintendenza, su via Verdi verranno invece posizionati parapetti in ferro per la sicurezza.
Staccionate e acciottolati – Le staccionate, che presentano oggi legno in pino nordico fresato, usurato o marcito per la maggior parte, verranno rifatte per 515 metri lineari con castagno naturale non trattato (come si usava nel ‘700) e rialzate per la messa a norma fino a 110 cm. I pilastrini in roccia saranno consolidati utilizzando gli stessi materiali (27 mila euro intervento). Anche i vialetti acciottolati saranno sistemati.
Laghetto dei cigni
Il laghetto è stato svuotato per la pulizia ordinaria; sarà controllata anche l’impermeabilizzazione e saranno posizionati 16 faretti a led per l’illuminazione scenografica.
Roccolo – Nella zona del Roccolo di Francesco d’Este sarà tolta la ringhiera in ferro che circonda l’ex pista di pattinaggio realizzata negli anni ’60. Sarà messo calcestre su tutta l’area, «in modo che un domani si possa comunque creare un campetto di basket» ha precisato l’assessore. «Proprio stamattina incontrerò anche i responsabili del Progetto Zattera che sono interessati alla gestione di quest’area che potrebbe diventare un nuovo spazio soprattutto per i bambini» ha anticipato Santinon. Sono stati mantenuti ceppi di alberi che saranno intagliati e faranno parte di un percorso per i più piccoli, come si usa ad esempio in Val di Fassa.
Nuovi alberi
Saranno piantati 70 nuovi alberi, 50 carpini che andranno a rinvigorire lo storico carpineto settecentesco (alcuni carpini hanno ben 250 anni), e 20 tra tigli e querce su tutta la superficie dei Giardini. Sarà creata una quinta con nove carpini per mascherare il parcheggio di via Verdi.
Teatrino d’Este
Sopra il Belvedere, al limite con la zona di Villa Mirabello, sono stati potati 30 carpini del Teatrino del Duca d’Este. Sarà messa in sicurezza la torretta. Verrà studiata anche la possibilità di aprirla al pubblico. Ma, dal momento che occorre verificarne la sicurezza, non è una certezza.
Cedro del Libano
Nel parco Mirabello, manutenzione straordinaria al Cedro del Libano: saranno sostituiti o revisionati 30 cavi di diversa portata, a seconda della dimensione dei rami. La fontana davanti al Museo sarà ripristinata, con maioliche a mosaico e una nuova impermeabilizzazione.
Calocedri e ninfeo
L’assessore ha confermato che non saranno tagliati i cipressi. Cardani ha spiegato che «se i cipressi fossero stati italici si poteva procedere alla potatura, secondo l’antica tecnica dell’ars topiaria, essendo invece californiani non si può intervenire per dare la sagoma geometrica tipica dei giardini alla francese». «I tassi che vengono coperti dall’ombra dei cipressi soffrono: mostreranno così nel tempo una chioma asimmetrica per autopotatura nelle zone prive di radiazione solare». Per il Ninfeo settecentesco, si stanno svolgendo analisi e ricerche storiche per recuperare immagini dei fauni decapitati, e poterli così ristrutturare in modo corretto.
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