“Non vogliamo fare la fine di Pavia. Con la vostra linea, state distruggendo il partito anche a Varese, come è successo in altre città”.
Il primo round lo vincono i quattro consiglieri che chiedono una “nuova linea” in Forza Italia.
È stata una riunione “infuocata”, quella del direttivo cittadino di Forza Italia di ieri sera, che si è conclusa solo dopo le due di notte. E il risultato ha visto prevalere la posizione dei quattro contestatori, che oggi rappresentano di fatto la linea maggioritaria del gruppo consiliare: Domenico Battaglia, Giacomo Cosentino, Fabio D’Aula e Piero Galparoli.
I quattro non sono tornati indietro dalle loro posizioni, nonostante i tentativi di mediare del coordintore cittadino Roberto Puricelli e del vicesegretario provinciale Gianpaolo Ermolli.
Le loro richieste consistono nella preparazione di un documento di quattro punti amministrativi (da definire, ma sicuramente sarà presenta la questione dell’ex Caserma Garibaldi) “per il rilancio della città e dell’attività amministrativa, dopo la figuraccia rimediata sul Pgt a causa degli accordi con il Pd di cui abbiamo saputo solo all’ultimo”.
Durante la discussione si è registrato inizialmente un muro contro muro tra le due parti. Di fatto, l’area della segreteria, rappresentata da Puricelli, Ermolli, dal capogruppo Ciro Grassia e dal vicecoordinatore cittadino Ciro Calemme, pensava che il gruppo consiliare bluffasse.
Finché i consiglieri non hanno annunciato che, se non fossero state accolte le loro richieste, avrebbero fatto mancare il proprio voto sul Pgt.
Al che Puricelli avrebbe annunciato un passo indietro. Nella giornata di oggi contatterà la segreteria provinciale per comunicare la situazione. Di fatto, non proprio un passo indietro, ma l’ammissione che a Varese c’è un problema difficile da risolvere.
Presenti alla riunione anche gli assessori comunali. Anche qui due su tre, Simone Longhini e Stefano Clerici, appoggiano la richiesta di una nuova linea.
Oggi, mercoledì, sarà una lunga giornata per Forza Italia. Le sedute per approvare il Pgt riprenderanno infatti domani, giovedì. Poco meno di due giorni per trovare la quadra. Altrimenti, anche se il Pgt passasse per un soffio, la giunta dovrebbe fare i conti con una sfiducia.
Anche se i forzisti contestatori ci tengono a sottolineare che lo scontro e solo interno al partito. E rinnovano la fiducia nei confronti del sindaco. Insomma, la partita si gioca solo dentro Forza Italia. Salvo per i problemi amministrativi che possono derivare dalla divisione dentro il centrodestra.