Varese: Forza Italia contro le nomine nelle partecipate

Il segretario cittadino Leonardi attacca il sindaco Galimberti

03 Agosto 2016
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La recente nomina nelle società partecipate Avt e Aspem reti dimostra come il Leviatano Malimberti ormai lavori più di spada che di pastorale e l’ennesima
operazione di forza di una politica varesina in questa fase molto muscolare ha creato un ulteriore dissenso nell’ambito della stessa maggioranza Pd che forse per
23 anni aveva immaginato e sognato di essere protagonista di un film diverso, magari ricoprendo ruoli per anni inaccessibili, mentre oggi alcuni esponenti del Pd si vedono passare sotto il naso, pur avendone le competenze, succulenti incarichi, ma sentendone solo il profumo, senza la possibilità di assaggiare nulla.

Credo che a questo punto si stia creando una evidente opposizione ombra nella stessa maggioranza Pd che di certo con il tempo e dinanzi a questioni ben più importanti metteranno a dura prova la giunta Malimberti. Allo stesso tempo, chi è all’opposizione, quella vera di minoranza, era pronta a tutto, pronta a non avere incarichi e ruoli, pronta ad opporsi, ma sempre in modo costruttivo, ma di certo era meno pronta ad assistere
all’ormai consueto giro di valzer dell’ipocrisia che in questo caso ha sostenuto determinate nomine con il merito e le competenze, senza curarsi dell’appartenenza,
quando in realtà le recenti nomine di un ex esponente di Forza Italia e di un ex esponente dell’Udc nelle partecipate varesine sono un’ulteriore rata da pagare
dell’accordo Malimberti tra un Pd oggi spaccato e in forte ebollizione umorale e una Lega civica (casualmente composta da ex Forza Italia ed ex Udc) che avrà tanti limiti, ma di certo ha la capacità di imporre al neosindaco, senza se e senza ma, scelte politiche che mai in cuor suo e in altri tempi il neosindaco avrebbe fatto.

Nel frattempo chi diceva di essere il garante e la sentinella del mancato accordo tra Pd e Lega civica continua a essere distratto o, come è più probabile, sta
lavorando a tempo pieno da vicesindaco per il bene della città e di certo non può seguire da vicino queste vicende.

Senza togliere nulla ai meriti dei due neonominati, sarebbe in linea con i proclami della trasparenza dell’amministrazione comunale e a sostegno di una forte rottura con il passato conoscere, previo consenso degli interessati, tutti i nomi e i curricula dei candidati per Avt e Aspem reti, e questo non per un controllo generalizzato dei cittadini sull’azione amministrativa, espressamente vietato dalla legge sul procedimento amministrativo, ma solo per una reale, concreta e utile partecipazione (la mera conoscenza è già una forma di partecipazione) dei cittadini alla vita amministrativa del comune, tanto auspicata dal neosindaco. Se, invece, per rinnovamento e per partecipazione dei cittadini per il neosindaco vuol dire andare nei consigli comunali per battere le mani, come fa il pubblico di Mediaset, dinanzi a decisioni già prese altrove, magari nel bar di un campo da rugby, allora si tratta di una vera fiction amministrativa con la speranza che le puntate non siano troppe.

Roberto Leonardi
Segretario cittadino di Forza Italia

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