
Torna il più amato evento annuale nel centro storico della città, organizzato da i Monelli della Motta. Come da tradizione nel falò, che si terrà venerdì sera alle 21.00, dovranno essere buttati i bigliettini con le richieste d’amore.
La Festa di Sant’Antonio nasce come ricorrenza religiosa in onore di Sant’Antonio Abate, eremita egiziano, patrono degli animali domestici e di tutti coloro che lavorano il fuoco.
Una celebrazione molto vicina, in programma il 16 e il 17 gennaio a Varese. Come ogni anno, l’organizzazione dell’evento è curata, fin nei minimi particolari, dall’associazione dei Monelli della Motta, presieduta da Giuseppe Redaelli.
Tra le novità di quest’anno, i Monelli hanno invitato a partecipare all’accensione del falò, accanto ai rappresentanti delle istituzioni, i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito e sostengono il progetto Varesèsolidale, coordinato da don Marco Casale, una realtà nuova che lancerà a metà febbraio l’Emporio Solidale alla Brunella (un progetto sostenuto anche dagli stessi Monelli).
Il programma
venerdì 16 gennaio
10.30 santa messa e benedizione delle candele votive;
18.00 vespri;
18.30 santa messa presieduta dal prevosto monsignor Gilberto Donnini;
21.00 accensione del falò di Sant’Antonio alla presenza delle autorità cittadine.
Sabato 17 gennaio
11.00 santa messa solenne presieduta da monsignor Franco Agnesi, vescovo ausiliare di Milano e vicario episcopale Zona II;
12.00 benedizione degli animali e lancio dei palloncini;
18.00 santa messa solenne presieduta da monsignor Luigi Stucchi, vescovo ausiliario di Milano;
21.00 concerto Orchestra Giovanile Paul Harris di Milano e Coro da camera di Varese diretto da Giovanni Mazza.