L’evento speciale è organizzato dall’Associazione Margherita Ripamonti di Como e Accademia dei piaceri campestri di Varese, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università degli Studi dell’Insubria e con la Rettoria di S. Abbondio, e con il patrocinio dei Comuni di Como e Varese, della Provincia di Varese, dell’Agenzia del Turismo di Varese, di Confagricoltura di Varese, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Il concerto del 9 dicembre a S. Abbondio è l’esempio di un felice connubio tra privato e pubblico creatosi per sviluppare una proposta culturale. E’ infatti organizzato dalla Associazione Margherita Ripamonti di Como, che con questo omaggio alla musica antica eseguita in un luogo architettonicamente importantissimo vuol ricordare il motivo della sua fondazione, e dalla associazione Accademia dei piaceri campestri di Varese, all’interno della cui rassegna Suoni d’autunno si inserisce come evento speciale, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università degli Studi dell’Insubria e con la Rettoria di S. Abbondio.
Gode inoltre del patrocinio del Comune di Como, e, in quanto inserito nel programma autunnale della associazione organizzatrice di Varese, del Comune di Varese, della Provincia di Varese, dell’Agenzia del Turismo di Varese, di Confagricoltura di Varese, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Nella cornice magnificamente affrescata della basilica romanica di S. Abbondio l’ensemble Biscantores ci porterà a scoprire la Missa Papae Marcelli (1562-63?), paradigmatico esempio del contenuto innovativo e rivoluzionario della polifonia di Palestrina sempre improntata al rispetto della continuità col passato. Siamo ai tempi del concilio di Trento e, mentre si afferma il successo di Lutero che vede nella musica la più alta delle arti e chiede che in chiesa accanto a una cappella musicale addestrata cantino tutti i fedeli, a Roma si critica il lassismo del Quattrocento e si chiede che il canto nelle chiese illumini la parola sacra senza oscurarla, quindi torni a essere intelligibile, dignitoso, non occasione di virtuosismi ma aderente alla funzione liturgica. La Messa di Palestrina rappresenta il punto di equilibrio tra ardita polifonia e semplice monodia. Ad essa la leggenda si riferisce come alla composizione che ha “salvato la musica polifonica sacra nelle chiese cattoliche” impedendone il bando! Leggenda bellissima, anche se ormai storicamente superata.Non superato è il successo dello stile delle messe di Palestrina, sul quale si formarono allievi e successori diretti, portandolo ad affermazione in Europa, tanto che riceverà l’onore di un nome ad hoc, “lo stile antico”.
Il programma La Musica dei Papi. La cappella Giulia e la cappella Sistina nel Rinascimento rappresenta un nuovo progetto per l’ensemble Biscantores, e per il suo direttore, Luca Colombo, astro nascente nel condurre ensemble corali, allievo di un Maestro del calibro di Diego Fratelli e ispirato dal desiderio di eseguire un repertorio filologicamente più rispondente alla prassi esecutiva del tempo. Il programma prevede, oltre all’esecuzione integrale della Missa Papae Marcelli di Palestrina, una serie di mottetti di C. De Morales, F. Anerio, G. Frescobaldi, F. Soriano, G. P. Nanino e viene eseguito con l’accompagnamento di organo e viole da gamba.
L’Ensemble Biscantores si sta distinguendo vieppiù nel panorama corale che si dedica alla musica rinascimentale e barocca, ed è stato scelto come ensemble rappresentativo nella stagione patrocinata da The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies.
L’ingresso al concerto è libero e gratuito.
Prima del concerto alle 19,30 un benvenuto nel criptoportico del Chiostro di S. Abbondio, aperto grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi dell’Insubria
Per informazioni: 031.571311 – 348.8737560