Un fondo per rottamare caldaie e auto inquinanti

La proposta in fase di studio a Varese su spinta dell’assessore Santinon

07 Gennaio 2016
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Smog

“Stiamo studiando la possibilità di stanziare fondi comunali che incentivino i cittadino a sostituire caldaie e auto inquinanti. O perlomeno a dotare gli impianti di riscaldamento più obsoleti di filtri”.

L’assessore all’Ambiente Riccardo Santinon annuncia come l’amministrazione non intenda sottovalutare l’emergenza smog che si è venuta a creare negli ultimi mesi a Varese. E anche se al momento i valori di Pm10 nell’aria sono scesi, grazie soprattutto alla fase di instabilità meteorologica apertasi con il nuovo anno dopo due mesi di siccità, l’attenzione resta massima. Tanto che il suo assessorato sta verificando la possibilità di portare avanti, nei prossimi mesi, una serie di iniziative per contenere appunto la diffusione di agenti inquinanti.
“Non si tratterà ovviamente di fondi particolarmente alti – spiega Santinon – in ogni caso potremmo garantire ai cittadini degli incentivi per favorire l’utilizzo di tecnologia meno inquinante”.

Non solo. L’ordinanza predisposta poche settimane fa, e mai entrata in vigore perché i livelli di Pm10 erano scesi, rimane comunque pronta in caso di necessità, come conferma lo stesso assessore.
“Se i livelli di inquinamento dovessero risalire, l’amministrazione potrebbe emanare l’ordinanza restrittiva sull’uso di riscaldamento e auto, per il momento sospesa” dice Santinon: tale provvedimento prevederebbe l’abbassamento del riscaldamento nelle case a 19 gradi, con i due gradi in più di tolleranza.

Scatterebbe inoltre il divieto di circolazione delle auto più inquinanti, già in vigore su spinta di Regione Lombardia per quanto riguarda i benzina Euro 0 e i diesel da Euro 0 a Euro 2, verrà esteso anche agli Euro 3 senza filtro antiparticolato.

L’ordinanza prevede inoltre la contrazione della fascia temporale in cui si può tenere acceso il riscaldamento da 14 a 12 ore giornaliere.

Inoltre, il Comune continua a sensibilizzare i cittadini con una serie di raccomandazioni per la prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento da rifiuti gassosi, prodotti da fonti fisse e mobili.

Ovvero, per quanto riguarda i trasporti, “usare il meno possibile l’automobile in ambito urbano, specialmente per gli spostamenti brevi in quanto il consumo di carburante, e quindi l’inquinamento, nei primi chilometri è elevatissimo e si normalizza, generalmente, dopo circa 4 chilometri. Privilegiare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e mezzi di mobilità sostenibile (bicicletta o mezzi elettrici). Non riscaldare i motori da fermo e partire subito con guida non aggressiva, evitando le brusche accelerazioni e frenate”.
Per il riscaldamento negli edifici, anche senza l’ordinanza, Santinon si è raccomandato di non superare i 19 gradi.
“Negli edifici adibiti a residenza, uffici, attività ricreative, di culto, attività commerciali e attività sportive, tenere la temperatura non superiore ai 19 gradi. Negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali o assimilabili, tenere la temperatura non superiore ai 17 gradi”.
Per il momento, quindi, non si prevede nessun blocco del traffico. Varese vide un blocco completo della circolazione, molto più ampio di quello adottato ultimamente in altre città, ormai dieci anni fa. Quando, a inizio 2006, il commissario prefettizio Sergio Porena, dopo cinque giorni consecutivi di superamento dei livelli di Pm10, emanò un blocco molto restrittivo. Due furono le giornate di blocco della circolazione, nella seconda metà di gennaio, dalle 8 alle 20, nell’area del centro.
Una scelta che fu determinata anche per il fatto che le previsioni meteo non davano miglioramenti. Oggi, la situazione è leggermente diversa. E occorre aspettare per vedere come saranno i prossimi giorni, anche se le raccomandazioni suggerite dalla Giunta comunale sono buone per tutte le stagioni. Soprattutto per quelle in cui l’immissione nell’aria di Pm10 è particolarmente alta.

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