Anche all’Università dell’Insubria si è svolto questa mattina il test di ingresso per Medicina e Odontoiatria, in via Monte Generoso 71 a Varese. Si sono presentati 586 candidati per 150 posti a Medicina e chirurgia e 20 a Odontoiatria. La maggior parte delle aspiranti matricole sono della provincia di Varese o Milano, Un’ottantina quelli provenienti dal Sud Italia, in particolare da Sicilia e Campania, e alcuni dall’Africa, dallaFrancia e dal Sud America.
Per quanto riguarda l’età, per lo più sono studenti del 2000, che hanno finito da poco le superiori, ma si segnalano “over 30 e 40” e anche un 57enne. I candidati sono stati divisi in dodici aule, di cui una riservata a studenti Dsa o con altri bisogni speciali. Il test, fatto di 60 quesiti, è durato cento minuti.
Il rettore Angelo Tagliabue, che ha salutato i docenti della commissione d’esame, afferma: «Il mio obiettivo non è la quantità ma la qualità. Siamo un ateneo piccolo: puntiamo sull’offerta formativa, su ottimi docenti, sui servizi e offriamo agli studenti buone possibilità di tirocinio. Per quanto riguarda Medicina, abbiamo di recente siglato una convenzione con l’Asst Lariana e una analoga è in progetto con l’Asst Valle Olona: i nostri studenti devono avere la possibilità di fare esperienze significative sul campo, perché la medicina è soprattutto pratica. E questo è un fattore fondamentale per il successo nel futuro lavorativo».
Con il rettore c’era anche Marco Cavallotti, nuovo direttore generale dell’ateneo: «I dati di Almalaurea ci dicono che siamo sulla strada giusta: i nostri laureati in generale trovano lavoro più facilmente e con guadagni al di sopra della media. D’altro canto siamo in Lombardia, l’Insubria si deve misurare con università molto competitive e deve per forza eccellere».