Solo cartaceo: no alle app per il modello di autodichiarazione

Il formato digitale, oltre ad avere un profilo di rischio per la privacy dell’utente, non consente di essere acquisito in originale dall’operatore di polizia

23 Marzo 2020
Guarda anche: Attualità

L’autocertificazione cartacea per coloro che escono da casa non può essere sostituita da un’applicazione per smartphone: anche se apparentemente motivata da esigenze di semplificazione e velocizzazione delle procedure, l’utilizzo di app è in contrasto con le prescrizioni vigenti.

L’autocertificazione, infatti, deve essere firmata sia dal cittadino sottoposto al controllo che dall’operatore di polizia, previa identificazione del dichiarante. La stessa autocertificazione va inoltre acquisita in originale dall’operatore che effettua il controllo, per le successive verifiche.

L’utilizzo di servizi non ufficiali e autorizzati da Autorità pubbliche per la compilazione del modello di autodichiarazione, inoltre, espone potenzialmente l’utente sotto il profilo del rispetto della propria privacy.

I dati contenuti nel modello consentono di rivelare, infatti, non soltanto la frequenza e la tipologia dello spostamento dell’individuo ma anche le ragioni – personali e riservate – che giustificano lo spostamento e che possono ricollegarsi ad informazioni sensibili quali lo stato di salute, le esigenze personali le circostanze lavorative.

L’acquisizione e la gestione di tali dati sensibili da parte di soggetti terzi, secondo quanto dispone il regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) e le prescrizioni nazionali in tema di diritto della privacy, sono sottoposte a precisi obblighi in tema, fra l’altro, di correttezza e trasparenza, consenso informato, limitazione del trattamento a specifiche finalità, aggiornamento e soprattutto integrità e riservatezza. Tali obblighi sono posti a garanzia di tutti i cittadini contro potenziali e pericolosi abusi.

Tag:

Leggi anche:

  • Autocertificazione Fase 2, ecco il modulo utilizzabile dal 4 maggio

    Scatta la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus e arriva anche una nuova autocertificazione (pubblicato sul sito del ministero dell’Interno) per gli spostamenti. Sarà utilizzabile da lunedì 4 maggio, ma il Viminale precisa che si può ancora usare il precedente modello barrando
  • Coronavirus, nuove modifiche all’autocertificazione

    Il modulo di autocertificazione per gli spostamenti in deroga alle limitazioni di movimento cambierà per la quarta volta. Lo ha annunciato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, intervenendo a Skytg24. «Sono state fatte ironie — ha commentato —, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo