
” Si avvicina l’inverno, ma come previsto, l’amministrazione comunale non ha comunicato alcuna soluzione per i tanti disperati senzatetto della città. Le associazioni di volontariato si preparano all’emergenza, e i comuni cittadini si inventano l’impossibile per contribuire a rendere meno drammatico il periodo di gelo, si raccolgono coperte, generi alimentari, vestiti pesanti, con la speranza che si possa evitare (purtroppo lo scorso anno è successo più volte) di piangere il morto, per poi commuoversi pubblicamente (sempre dopo naturalmente). Bene, e allora andiamo avanti, stessa storia, stessa città, Varese. Questa volta, non ci sarà il tetto della stazione a “proteggere” questi disperati, (già, si doveva tutelare l’immagine della città in occasione dell’evento Nature Urbane), ma immagino che per non fare marcia indietro, la stazione, per i senzatetto, sarà discorso chiuso, e allora ?? Ho avuto modo di individuare alcuni degli “Sfollati” in diverse altre strutture fatiscenti e pericolanti della città e della vicina provincia, ed è proprio per loro che lancio un’appello alla cittadinanza, non vi chiedo soldi, non voglio contributi, chiedo “solo” per chi ne avesse disponibilità, senza farne uso, di un sacco a pelo anche usato (decente che sia utilizzabile) per rendere meno difficile la sopravvivenza di queste persone… Beh, questa volta non potrò neanche essere accusato di fare propaganda politica, visto che per seguire la realizzazione del mio progetto (la cittadella solidale rimane il mio sogno) ho rinunciato al mio incarico politico, quindi la richiesta di raccolta di sacchi a pelo per i senzatetto, è la richiesta di un comune cittadino. “