Non poteva mancare nemmeno questa volta il pranzo più solidale dell’anno (insieme a quello di Natale) che Exodus organizza sempre con cura per aiutare i più poveri, facendo sì che anche per loro sia una buona Pasqua.
E così domenica 16 aprile, in occasione della festività, sono stati circa in 180, con storie e culture diverse, a presentarsi all’Oratorio di Madonna in Campagna (Gallarate), dimora fissa dell’evento, per gustarsi un menù prelibato, ma soprattutto per condividere insieme una giornata di gioia e spensieratezza. Una spensieratezza a cui ha contribuito senza ombra di dubbio la musica dei Paradoxes and Friends, giovane gruppo che armato non solo di strumenti musicali ma soprattutto di buon umore, ha saputo coinvolgere l’intera sala. Pazzesco, paradossale, ma anche per un certo verso “commovente”, quando al ritmo di Jovanotti e della sua “Sono un ragazzo fortunato” sono partite le esibizioni canore e i battiti di mano.
Ma tornando al pranzo il menù non si è certo risparmiato portate e prelibatezze: aperitivo, antipasto, primo, secondo con contorno, frutta, dolci e uova di pasqua, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino: lo chef di Malnate Marco Tonetti e il suo staff hanno saputo cucinare ancora una volta un pranzo coi fiocchi e hanno saputo farlo mettendoci l’ingrediente più importante, il cuore. Un cuore enorme, ovviamente, tangibile con mano nelle corse avanti e indietro di quei trenta volontari che indossati i panni dei camerieri, e un po’ anche quelli degli amici e dei fratelli, il valore aggiunto in quella che è una giornata da anni, ormai, memorabile. “Diciotto anni, siamo maggiorenni – scherza Roberto Sartori di Exodus – diciotto anni di grandi soddisfazioni, perché anche quest’anno è filato tutto liscio anche se gli spunti di riflessione non sono mancati”. Ad esempio? “Ragionavo sulla fascia dei più deboli, gli ex alcolisti e gli ex tossici, persone che nel tempo hanno dimostrato altre problematiche e difficoltà, bisognerebbe capire se stiamo lavorando nel modo giusto, bisognerebbe cercare strutture idonee e selezionare percorsi più adatti, però tutto ciò non ci toglie i meriti di quello che è stato fatto fino ad ora”. Poi il suo grazie, d’obbligo: “Voglio ringraziare lo staff di cuochi e Marco Tonetti, tutti i volontari che sono il nostro fiore all’occhiello ed in particolare la persona di Franco Lamonica, la Parrocchia di Madonna in Campagna e le suore, così come Don Alberto Dell’Orto e Monsignore Ivano Valagussa, ed anche l’amministrazione comunale presente con il vice sindaco ed il vice presidente del consiglio comunale”. Nell’augurare un buon appetito non sono mancate, appunto, le autorità: Moreno Carù e Giuseppe De Bernardi Martignoni, quest’ultimo da sempre legato ad Exodus ed in particolare alla figura di Sartori tanto da definirsi come il “Rosso e il Nero ed insieme la squadra di cui siamo tifosi”, hanno augurato il buon appetito a tutti e hanno sottolineato il loro grazie ai volontari, i “veri artefici di questa Pasqua solidale”.
Tra una battuta, una pietanza, una richiesta di bis, un brindisi, una ballata ed un abbraccio, la giornata di festa è scivolata via senza intoppi, con gli invitati speciali che hanno avuto anche cibo debitamente confezionato per non restare a bocca asciutta nemmeno nei prossimi giorni. E così mentre i più “deboli” andavano via a stomaco e mani piene (ed occhi lucidi), i più “forti” hanno messo in archivio una Pasqua nobile, andando via con il cuore più ricco. Tutti, però, avevano lo stesso ritmo in testa: “Sono un ragazzo fortunato perché…mi hanno regalato un sogno”.
Mariella Lamonica
