Parcheggio alla Prima Cappella, il Pd propone il referendum. Il Comitato Varese2.0 presenta la “controrelazione” sui rischi ambientali in commissione

Il capogruppo democratico Fabrizio Mirabelli depositerà giovedì 29 maggio la richiesta di una consultazione tra i cittadini sull’opportunità di realizzare l’opera. La seduta è stata molto movimentata e seguita dal pubblico. L’amministrazione ha ribadito la volontà di andare avanti. I cittadini e i consiglieri di opposizione chiedono nuovi studi sull’impatto

28 Maggio 2014
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Commissioneparcheggio

La commissione chiede di fermare il parcheggio alla Prima Cappella. Proponendo un referendum tra i cittadini. La proposta arriva dal capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli e l’ha annunciato a fine seduta della commissione Lavori pubblici di mercoledì sera a Palazzo Estense.
Nella prima parte hanno relazionato per il Comune i tecnici progettisti: hanno parlato dei dettagli del parcheggio, ovvero la struttura dei 90 posti suddivisi su quattro livelli, il meno 1, meno 1 R, meno 2 e meno due R, alle opere di compensazione ambientale, con realizzazione di terrazza panoramica.

E infine anche l’utilizzo delle famose cariche deflagranti a basso potenziale: il tecnico della ditta che le utilizza, oltre a portarne due in mano e metterle sul tavolo, ha fatto proiettare filmati sul loro utilizzo.

E ribadito che sarebbero completamente sicure. Il vicesindaco Carlo Baroni, che ha delega ai Lavori pubblici, ha sottolineato che “nel momento in cui si decide che serve un parcheggio per accedere al Sacro Monte, occorre scegliere il luogo. Le altre ipotesi sono state scartate per problematiche tecniche e di costo, alla fine la scelta migliore era quella della Prima Cappella. Che è conforme al Piano regolatore del Parco del Campo dei Fiori e del vecchio Prg di Varese”.

I quattro punti del dissenso da parte del Comitato Varese2.0, riassunto su un documento e letti da Laura Caruso del Comitato Varese2.0, sono legati alla mobilità, al quadro ambientale, ai costi e alla possibilità di seguire della alternative. Sulla mobilità il comitato sostiene “la mancanza totale di un piano che favorisca il trasporto pubblico. Ma anche di un piano in generale”.

Il comitato ribadisce ancora che “l’area scelta per il parcheggio è in una posizione sfavorevole per quanto riguarda la funicolare e le fermate dell’autobus”. E poi “sia l’ingresso che l’uscita si trovano a ridosso di due curve”. Gli altri punti riguardano le problematiche ambientali, i costi, considerati eccessivi, e la possibilità di alternative.

Il punto sul rischio ambientale è stato relazionato da Flavio Argentesi, del Comitato No Parcheggio e Varese2.0, per professione è esperto di Biostatistica ed ha lavorato alla Commissione Europa. Ieri sera ha presentato un’analisi del rischio ambientale.
“Non c’è un’analisi del rischio – ha detto – e in vista dell’uso delle mine, non c’è uno studio approfondito del territorio sul quale agiranno”.

Nel suo studio ha evidenziato problematiche legate sia al territorio, che alle strutture vicine, e soprattutto sulle cavità sotterranee, abitate da colonie di pipistrelli. Secondo il Comune, non ci sarebbero conseguenze. Per Argentesi, il rischio non è stato valutato bene.

E quindi una dura critica: “Gli studi effettuati dai tecnici risentono di una debolezza metodologica e di conflitto d’interessi, dal momento che sono stati effettuati dagli stessi progettisti dell’opera. Manca uno studio indipendente”. E infine: “Perché non è stata valutata la possibilità di potenziare il trasporto pubblico con parcheggi d’interscambio lontani?”.

Quindi la commissione ha dato la parola a Daniele Zanzi, tra i fondatori del comitato insieme a Caruso, Alessandro Ceccoli, Alessandro Maria Vinci, Roberto Gervasini, Francesco Migliorini ed Emilio Ghiggini. Zanzi ha lanciato un appello ai consiglieri comunali, affinché fermino il progetto, sottolineando i rischi per l’ambiente dell’opera “che lascia dei seri dubbi ai cittadini”.

I consiglieri sono poi intervenuti, ponendo domande alla giunta e ai tecnici.

Alessio Nicoletti di Movimento Libero: “Dal punto di vista politico, già durante la prima commissione in cui anni fa fu presentato il progetto, mi dissi contrario per i costi e perché non è una priorità. Dal punto di vista procedurale, non deve esserci dubbio che ogni passaggio sia stato fatto nel rispetto delle norme. Ogni dubbio dev’essere fugato”.

Francesco Cammarata (Movimento 5 Stelle): “I cittadini vogliono un parcheggio, ma indicano tutti piazzale Montanari”.

Il capogruppo del Pd  Mirabelli: “Come Pd siamo sempre stati contrari al “parcheggio bunker”, fin dall’inizio l’abbiamo  giudicato un colossale errore. In più, c’è una protesta popolare e non mi ricordo, da quando mi occupo di politica nelle istituzioni, ovvero dal 1997, di un comitato che abbia raccolto così tante firme. Questa vicenda è come quella delle paratie sul Lago di Como. L’amministrazione è rimasta sorda. E poi abbiamo visto cosa è successo. Un parcheggio inutile, costoso, pericoloso e contraddittorio. E l’amministrazione deve spiegare perché in vista di Expo non sia riuscita a pensare ad un piano generale della mobilità del Sacro Monte”.

Rocco Cordì (Sel): “Voglio capire dal vicesindaco se intendono fare un passo indietro o se dobbiamo andare a scontro in consiglio comunale. Perché parlando con il sindaco Attilio Fontana, chiedendogli se c’era una possibilità di un punto d’incontro, ha risposto che era troppo tardi. Ma se un parcheggio rischia di essere pericoloso, non si può dire che è troppo tardi. Occorre lavorare per impedire che ci siano problemi o possibili sbagli”.

Piero Galparoli (Forza Italia): “Sono favorevole al parcheggio. L’opera nasce anni fa, ha un iter lungo e venne fatta una conferenza stampa in pompa magna alla sede degli Amici del Sacro Monte nel 2012. Tutti erano d’accordo, non capisco perché adesso emergano questi dubbi. In quella zona ci sono parcheggi interrati delle abitazioni, non capisco perché non ci siano polemiche su quelli, mentre su un parcheggio pubblico sì.
Voglio ribadire anche la stima verso i progettisti. Che firmando si prendono anche la responsabilità dell’opera”.

Stefano Crespi (Ncd): “Il parcheggio era uno dei punti prioritari del nostro programma. Non era la soluzione ideale, ma rispetto alle alternative, guardando i costi benefici, non c’è altra soluzione”.

Mauro Morello (Udc): “Non può essere considerato il parcheggio come interscambio, è un altro tipo. In ogni caso al Sacro Monte occorrono parcheggi. Un referendum oggi è inutile. Esiste un consiglio comunale. Per il resto, devo dire che la posizione va bene”.

Alle 21.46 la commissione, iniziata alle 18.30, sta ancora proseguendo. Seguono aggiornamenti. In particolare, rispetto agli “attacchi”, dovrebbe arrivare la difesa dei progettisti, annunciata dal presidente Giulio Moroni.

A fine seduta è stata ridata la parola ai progettisti, che hanno risposto ad una serie di domande poste dai consiglieri. E hanno ribadito che sul sito verranno fatti numerosi controlli. Il Comitato ha però sottolineato che questo presupporrebbe che i controlli potranno essere fatti quando i lavori saranno già iniziati. Insomma, tra le due parti non c’è stata una vera e propria sintesi. E i dubbi da parte del Comitato sull’opera rimangono.

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