Ottima partenza della Settimana Gialla a Venegono Superiore: prossimi ospiti d’onore Hitchcock e Montalbano

Dopo l’incontro con Bruno Morchio e la caccia al ladro per bambini, prosegue la manifestazione con grandi momenti di confronto e formazione. In arrivo Alberto Sironi, Paolo Castelli e Claudio Ricordi alle 20.45 del 21 febbraio

20 Febbraio 2018
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Entusiasmante partenza per Settimana Gialla promossa dal Comune di Venegono Superiore – assessorato alla Cultura e biblioteca comunale Bruno Munari, con la collaborazione della cooperativa Totem e il sostegno di Fondazione Cariplo, Cicap, Sentieri della Musica, l’associazione di promozione sociale Gisaf e Thrillernord.

La giornata inaugurale di domenica 18 febbraio ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, sia nel momento dedicato ai bambini, con una caccia al ladro in biblioteca cui ha fatto seguito la merenda in giallo, sia nell’incontro di apertura con Bruno Morchio che ha tagliato il nastro della manifestazione accanto al sindaco di Venegono Superiore Ambrogio Crespi. Lo scrittore psicologo di Genova, creatore tra gli altri del personaggio di Bacci Pagano, ha condotto il pubblico non solo alla scoperta del suo stile di scrittura, ma in un vero e proprio viaggio tra i carruggi e nella mente criminale, fornendo il suo punto di vista sul giallo e sul ruolo della letteratura e svelando segreti letterari che sono alla base della sua opera.

Ma gli incontri con personaggi di fama nazionale e internazionale non sono finiti: per tutta la settimana si alterneranno faccia a faccia e momenti formativi sul genere con registi, musicisti, tecnici, scrittori, criminologi, fumettisti, storici dell’arte, con serate (quelle del 21 e del 22 febbraio) e pomeriggi (quello del 25) inseriti anche nella formazione continua giornalisti.

Il programma, che prosegue nei prossimi appuntamenti nella sala consiliare di piazza Mauceri 12, prevede mercoledì 21 febbraio alle 20.45 “ Cinemusica in giallo: “Da Psycho a Montalbano”, una serata dedicata al ruolo del cinema nel giallo negli anni a all’importanza della musica e delle colonne sonore. Relatori  saranno il docente di linguaggio cinematografico Paolo Castelli con l’intervento “Forme e figure del cinema di Alfred Hitchcock”, un racconto che sarà quasi un “pedinamento” visivo dell’universo stilistico e formale del regista “maestro del brivido”, il critico musicale Claudio Ricordi, che affronterà l’aspetto legato alla nascita della colonna sonora in un film giallo con particolare attenzione alle commistioni tra questo genere e il jazz, e Alberto  Sironi, il regista di Montalbano, il commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri, che condurrà in un viaggio su come nasce una serie televisiva partendo da un libro, quali sono le differenze nell’affrontare un film giallo ieri e oggi, e, in particolare, svelerà alcuni particolari dietro la macchina da presa di una delle serie più seguite e di cui proprio in questi giorni partono nuovi episodi: la scelta dei luoghi, dei personaggi, il ruolo delle donne nella cinematografia legata ai testi di Camilleri. Attraverso sequenze e immagini, forme e figure, passaggi musicali la serata analizzerà il linguaggio cinematografico di Hitchcock in un paragone con quello televisivo utilizzato per Montalbano, ma anche per precedenti produzioni di Sironi, in una sorta di paragone tra il linguaggio filmico di ieri e di oggi. L’aspetto del linguaggio musicale nella narrazione cinematografica rappresenterà inoltre una parte tecnica e linguistica della serata.

Giovedì 22 febbraio alle 20.45 spazio a una parte più tecnica dal punto di vista scientifico con “Le chiavi del brivido: tra emozione e scienza”, con relatori la criminologa Cristina Brondoni, l’antropologa fisica Alessandra Mazzucchi, e Massimo Polidoro (segretario nazionale Cicap). La serata ha appunto per protagonisti i tecnici e aiuterà a capire alcuni meccanismi delle indagini e a evitare errori in cui si potrebbe si incorrere quando si affronta la cronaca nera o la scrittura di noir non conoscendo nei dettagli alcune specifiche tecniche. Polidoro, nel suo intervento titolato appunto “Le chiavi del brivido. Suspense, paura e adrenalina. Come nasce un libro, un film o un’esperienza emozionante”, prendendo spunto dai suoi thriller “Il passato è una bestia feroce” e “Non guardare nell’abisso”, oltre che dalla sua lunga esperienza di psicologo dell’insolito e indagatore di misteri, condurrà in un viaggio alla scoperta dei meccanismi sociali, fisiologici ed evolutivi che stanno alla base della paura.

Il pomeriggio di sabato 24 febbraio, dalle 17, è dedicato alla chiusura del progetto triennale “Fondo Sclavi – una biblioteca da paura”, curato dalla cooperativa Totem e nato per valorizzare il patrimonio di 6500 libri che il creatore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi, ha donato alla biblioteca. Quattro esperti proveranno a tracciare nuove piste di lettura per entrare nel fondo e goderne i contenuti: per il cinema il critico cinematografico e regista Alessandro Leone, per il fumetto il disegnatore Fabio Folla, per i tanti libri d’arte Luca Traini, mentre la bibliotecaria Marina Adotti, autrice del libro “Il Fondo Sclavi, tra cinema e fumetto” offrirà una panoramica generale su questo patrimonio della comunità venegonese.

Domenica 25 febbraio gli incontri sono nel pomeriggio dalle 16: “Indagini e parole: autori a confronto” è il tema della giornata che parte con la visione del film muto di Hitchock “The lodger” musicato dal vivo dalla pianista Francesca Badalini  e dal percussionista Emanuele Cedrosa, che offrirà anche una sorta di lezione sulla musicalità e su come operare quando questa manca. Alle 17.30 conclude la manifestazione un confronto/tavola rotonda con relatori gli scrittori Margherita Oggero, Pierluigi Porazzi e Valerio Varesi. Con loro saranno tanti gli argomenti da affrontare, legati sia al fatto che non hanno scritto solo gialli (e dunque sarà interessante capire che studio e che lavoro c’è dietro un lavoro che affronta diversi generi letterari), sia all’essere giornalisti di due di loro (Varesi e Porazzi) e quindi le differenze tra scrittura letteraria e scrittura giornalistica e scoprire con loro che cosa ne pensano di quello che viene definito “giornalismo narrativo”, ma anche come si vive la trasposizione della scrittura in film da parte di chi ha creato una narrazione. Varesi è il creatore del commissario Soleri, protagonista in tv della serie Nebbie e delitti, la Oggero della famosa “prof” trasferita già sia sul piccolo sia sul grande schermo, Porazzi del letterario Alex Nero alle prese con lo spietato serial killer chiamato Teschio. Ma non solo. Proprio la poliedricità anche come scrittori dei tre protagonisti permetterà sicuramente di parlare di libri e letteratura, ma anche di spaziare su passato, presente e futuro del giallo e di affrontare temi ancora più ampi. Valerio Varesi si è infatti cimentato anche con una trilogia della Repubblica, che conduce in un affresco dalla Resistenza ai giorni nostri, Margherita Oggero, con il nuovo testo “Non fa niente” affronta cinquant’anni di storia da un punto di vista femminile, Pierluigi Porazzi con il recente “Una vita per una vita” (con coautore Massimo Campazzo) indaga nel bullismo e nelle sue ripercussioni sociali e psicologiche.

Un pomeriggio che dunque spazierà in tematiche attualissime, in un confronto del genere giallo e del linguaggio di scrittura dal punto di vista maschile e femminile e anche partendo da diverse zone geografiche (Parma, Torino, Udine) come punti di vista dai quali parlare dell’argomento cardine della Settimana Gialla.

Allestita anche una particolare mostra con le copertine originali del Giallo Mondadori di Oliviero Berni.

Sono previsti anche incontri sul genere giallo e laboratori destinati ai ragazzi del Centro Infanzia e della scuola superiore di secondo grado che ne hanno fatto richiesta.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito.

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