Dovrebbero durare ancora pochi giorni le ricerche che stanno venendo effettuate, ormai da qualche settimana, all’interno del Parco Mantegazza, per trovare l’arma del delitto utilizzata per uccidere Lidia Macchi. Come è emerso nei giorni scorsi, i militari hanno rinvenuto sei lame e un falcetto.
E un esperto è stato chiamato per analizzare i sedimenti del terreno e risalire al periodo in cui vennero abbandonate le singole lame. Nel frattempo, sembrerebbe che le ricerche stiano per concludersi. Tuttavia, per maggior sicurezza, i controlli del terreno sono stati estesi anche all’area limitrofa al parco vero e proprio, ovvero verso il boschetto tra il parco e la vicina via Crispi. Un terreno in parte pubblico e in parte privato.