
Questa mattina l’Associazione Articolo Tre, ha avuto modo di visionare i locali dello stabile in cui sono state trasferite, per questo anno scolastico, le classi della Scuola Media Silvio Pellico, nella cui sede storica in via Appiani sono in corso importanti lavori di manutenzione.
Lo stabile in questione è l’ex Einaudi sito in via Como, dall’odierna visita sono emerse non poche criticità, sia di carattere generale che per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi a disposizione degli studenti con bisogni educativi speciali (BES) e delle loro necessità.
Abbiamo innanzitutto notato il caotico accesso delle decine di studenti dalla via Como, questi, in attesa dell’apertura del cancello, sono costretti a stazionare sui marciapiedi e sulla sede stradale, con le auto che sopraggiungono. Non abbiamo notato la presenza di alcun Agente di Polizia Locale o personale volontario preposti alla sicurezza dei ragazzi, né se fosse precluso l’accesso alla via, ma considerato le auto che transitavano, riteniamo che la via fosse normalmente aperta al traffico.
Le aule sono generalmente di ridotte dimensioni, ma quello che ci duole davvero sottolineare è l’assoluta inadeguatezza delle aule di sostegno: un locale di circa tre metri per tre ed un altro locale leggermente più grande (o meno piccolo) nei quali dovrebbero alternarsi 15 ragazzi con disabilità e 12 relativi insegnanti di sostegno.
Tali aule di sostegno non sono attrezzate adeguatamente, attualmente sono prive di computer, strumento indispensabile con il quali i ragazzi interagiscono e svolgono le loro attività di apprendimento.
I ragazzi saranno praticamente uno sull’altro, senza la possibilità di ricavare all’interno dell’aula, un idoneo ed indispensabile angolo appositamente attrezzato per le esigenze di ciascuno studente, esigenze dettate dal loro grado di disabilità.
La seconda aula di sostegno si trova su un differente livello del piano terra, raggiungibile mediante alcuni gradini che costituiscono barriera architettonica per soggetti con difficoltà motorie o costretti in carrozzina.
Nella sede di via Appiani venivano svolti numerosi laboratori, tra i quali un efficace laboratorio di cucina, ci chiediamo e chiediamo, se in questa sede esistano gli spazi adeguati al loro svolgimento.
Ultima considerazione, ma non ultima in ordine di importanza, osserviamo che per raggiungere la palestra, i ragazzi non potranno utilizzare un percorso interno in sicurezza, ma dovranno uscire in strada e percorrere il viale Milano.
“Siamo veramente costernati e addolorati di fronte a questa assoluta mancanza di sensibilità e rispetto dell’Amministrazione verso gli studenti con disabilità in particolare, esigiamo spiegazioni e garanzie che per i nostri ragazzi vengano adottate tutte le misure necessarie (e che sarebbero dovute essere state già pensate e messe in opera nei tempi opportuni) al fine di garantire un regolare e proficuo svolgimento dell’anno scolastico. Nell’occasione chiediamo anche di conoscere con certezza quali siano i tempi previsti per il ritorno in via Appiani.”