Nubifragio e territorio, più manutenzione e meno burocrazia: la voce  degli agricoltori varesini

A noi tutti oggi sembra di stare in un mondo virtuale fatto di connessioni internet , di bande larghe e di informazioni che girano sempre più velocemente: ci ricordiamo di avere i piedi piantati per terra solo in caso di calamità e di disastri

21 Agosto 2017
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Siamo all’ennesima conta dei danni di una stagione non favorevole al settore primario:  gelate tardive siccità persistente ed ora il violento nubifragio che ha colpito il varesotto lasciano pesanti conseguenze nei bilanci delle aziende agricole del territorio: miele , foraggi , cereali , colture vivaistiche ,  frutta e verdure  contano i danni di una stagione pessima.

Ma non è dei danni all’agricoltura – pure pesanti – che vuole parlare oggi Confagricoltura Varese,   ma del rapporto tra il territorio e le persone che ci vivono.

A noi tutti oggi  sembra di stare in un mondo virtuale fatto di connessioni internet , di bande larghe e di informazioni che girano sempre più velocemente: ci ricordiamo di avere i piedi piantati per terra solo in caso di calamità e di disastri.

La nostra riflessione – dice Giacomo Brusa  Presidente di Confagricoltura Varese –  è che oggi , pur di fronte ad eventi climatici sempre più estremi, paghiamo i danni della mancata gestione del territorio. E’ una fortuna che  per l’ennesima volta siamo a contare solo danni alle cose: quando un albero cade su una strada , solo per fare un esempio,  può veramente succedere di tutto“.

In questa bella mattinata di sole e di cielo limpido che segue il putiferio di ieri non si può non pensare alla bellezza del nostro territorio e a quanto di questa bellezza sia costruito dal paziente lavoro dell’ agricoltore nel territorio rurale del  manutentore e giardiniere in città .

Ugualmente non si può non pensare a quanto questi anni di crisi economica abbiano inciso – per parlare della città – sulla manutenzione del verde pubblico e privato .

Nello stato del verde pubblico – riferisce Angioletto Borri Vice Presidente di Confagricoltura Varesescontiamo anni di appalti al massimo ribasso che hanno di fatto impedito alle amministrazioni di procedere a tutti quegli interventi strutturali  necessari soprattutto in una città come Varese . Quando cade una pianta su una strada, al di là dei danni, è una sconfitta per tutti : andava curata o tagliata prima, anche  senza contare che intervenire  in emergenza è sempre  molto più  costoso  : occorre una nuova politica del verde che valorizzi professionalità e capacità .  Anche il verde privato soffre dello stesso male , aggravato da una pletora di improvvisati che nulla sanno del mestiere. E’ facile comprare un furgoncino e un decespugliatore e girare la città;  è impossibile improvvisarsi , come in qualsiasi altro mestiere.

Note dolenti anche dal territorio extra urbano, riferisce Paolo Minonzio , allevatore di bovini ed orticoltore con vendita diretta a Bobbiate di Varese : “La mancata manutenzione dei cigli stradali , sia con riferimento alla piante pericolose che agli scoli delle acque, provoca  i disagi alla circolazione stradale che tutti vediamo ma anche danni alle coltivazioni che subiamo solo noi agricoltori : non possiamo farcene carico direttamente. Occorre che gli Enti preposti alla viabilità ricomincino ad effettuare interventi puntuali e tempestivi , come accadeva anni fa . Occorre anche che si possa intervenire con la necessaria tempestività , cosa questa spesso ostacolata dalla stratificazione di competenze e dalla burocrazia che ci affligge tutti sempre di più . Non si può abbandonare  ai privati frontisti la sicurezza della viabilità pubblica”.

Conclude il Presidente di Confagricoltura Varese : “ Le aziende agricole e forestali del territorio sono un grande valore che può e deve  essere utilizzato dalle pubbliche amministrazioni  per svolgere quelle operazioni di ordinaria manutenzione che limiterebbero la conta dei danni che oggi stiamo facendo ; le nostre imprese potrebbero operare con professionalità e tempestività  a vantaggio della collettività ottenendo nel contempo una integrazione del reddito : gli strumenti normativi oggi ci sono .  Una selezione delle aziende di manutenzione sulla base della loro professionalità, permetterebbe di avere verde pubblico e privato più bello e soprattutto più sicuro. Tutto questo non può avvenire da solo  senza una adeguata sensibilizzazione delle amministrazioni e delle persone . C’è da augurarsi che eventi come questo contribuiscano a far capire che il verde , pubblico e privato , urbano o rurale , è un valore vero per tutti , che deve essere curato con professionalità .

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