Network Marketing: attenzione alla redditività

In una rotonda alla LIUC, il dibattito sulle performance economiche dei network e la distribuzione di valore

25 Settembre 2017
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Quarta in Europa e dodicesima nel mondo nel settore della vendita diretta, l’Italia è terreno fertile anche per il cosiddetto network marketing. Il passo successivo da compiere? Serve un occhio più attento agli aspetti economici in senso stretto e alla distribuzione del valore generato in queste imprese .Se ne è parlato alla LIUC – Università Cattaneo in un incontro promosso dalla LIUC Business School nell’ambito dell’Executive Master in Network Marketing – MANEM.

“Il settore – ha spiegato Giuliano Sciortino, Segretario Generale AVEDISCO (la prima Associazione in Italia che rappresenta le più importanti realtà industriali e commerciali, italiane ed estere, che utilizzano la vendita diretta a domicilio per la distribuzione dei loro prodotti/servizi) e componente del Comitato scientifico del programma formativo – è sostanzialmente anticiclico e registra numeri estremamente positivi, segno di un business forte e dinamico, in controtendenza rispetto al contesto economico generale”. I dati economici del 2016, del resto, parlano chiaro: il fatturato mondiale della vendita diretta supera i 182 miliardi di dollari e quello nazionale i 3 miliardi secondo i dati della WFDSA (World Federation of Direct Selling Associations).

Alle notizie confortanti che provengono dalle associazioni (cui sono seguite le testimonianze degli AD di due noti network, Edoardo Moretti di Cashback World e Luigi Pesle di Evergreen Life Products oltre a quella di Luigi Di Salvo, responsabile del business development europeo di Jeunesse), si sono aggiunte le considerazioni di Catry Ostinelli, Docente di Programmazione e Controllo della LIUC – Università Cattaneo, che ha portato l’attenzione sulle performance economiche dei network: “L’individuazione di indicatori chiari sulla redditività di queste imprese – ha spiegato – risulta prima di tutto strategica per mantenere alto il coinvolgimento dei networker, che devono saper leggere il passato ma anche avere ben chiari gli scenari futuri. Due in particolare i parametri da tenere in considerazione: la crescita aziendale, che deve restare costante grazie all’attività dei venditori e può essere la base per ulteriori investimenti e per il trasferimento di parte del valore alla rete, e la solidità delle aziende che stanno alle spalle di questi network”.

La tavola rotonda si è inserita coerentemente nel MANEM, un corso rivolto ai networker marketer, chiamati a potenziare ulteriormente le loro capacità di marketing ma anche a “far quadrare i conti”. Per info: manem@liuc.it

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