Sempre più amministrazioni, e principalmente grazie alla pressione dei gruppi locali del Movimento 5 Stelle, stanno cominciando a valutare con favore il fatto di rendere di nuovo pubblica la gestione del servizio di igiene urbana (IU), ora normalmente in gestione a multiutilities ( è il caso recente di Parma con IREN, in cui la giunta M5S si sta informando in tal senso ) e a municipalizzate è il caso della giunta M5S di Livorno, città in cui il malaffare ha portato al dissesto della municipalizzata AAMPS, per la quale il M5S ha chiesto il concordato preventivo per frenare i passivi di bilancio ).
Spesso gli attuali gestori sono infatti più attenti al profitto e ad essere un paracadute per politici rimasti fuori dai giochi, che ad effettuare un reale ed efficace servizio a cittadini e comunità.
Laddove la gestione è già pubblica (poche realtà in verità), ad ogni modo, i vantaggi non sono di poco conto.
Prendendo a riferimento il caso di alcuni comuni nel trevigiano, in cui il servizio di IU è stato mantenuto pubblico tramite la società Contarina S.p.A partecipata dai soli comuni, il costo pro-capite del servizio stesso è di 103 euro, contro la media di 180 euro/ ab nel Nord Italia, con una percentuale elevata di raccolta differenziata (87%, a Varese è poco oltre il 60%, fonte dei dati Greenbook 2014).
Dati del genere, se applicati a Varese, permetterebbero un risparmio di circa 7mln di euro/anno sui 15 mln di euro/anno oggi corrisposti al gestore, ma nella città Giardino, nel 2008/9, si scelse di privatizzare Aspem cedendola ad A2A in cambio di azioni che hanno per di più perso molto del proprio valore negli anni (e il comune ora sta vendendo, anche se in costante crescita, ma questa è un’altra storia).
Questi numeri sono possibile grazie al fatto che una società come Contarina non ha come scopo primario il profitto ma la qualità del servizio, essendo società pubblica e non privata/ quotata in borsa, oltre ad avere agevolazioni fiscali, come lo scomputo dell’IVA.
Aver ceduto a Varese un servizio pubblico come quello di igiene ambientale ad una società quotata in borsa come A2A, non è stata quindi una grande idea, considerando anche il fatto che, per una legge del 2012, il servizio di IU, sarà gestito da Aspem fino al 2034.
Per questo M5S Varese si impegna fin d’ora a verificare la possibilità, insieme ad altri comuni del circondario, di gestire internamente il servizio di IU, sperando che anche le altre forze politiche in consiglio vogliano accogliere questa proposta, secondo noi di buon senso.