L’Università dell’Insubria cresce e si qualifica quinta tra i piccoli atenei statali italiani nella classifica 2019-2020 elaborata dal Censis, guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno.
L’analisi del Censis, divenuta ormai un riferimento per gli studenti che si preparano a scegliere il loro futuro, elabora la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente a: servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, strutture disponibili, comunicazione e servizi digitali, livello di internazionalizzazione.
Tra i piccoli atenei statali l’Insubria totalizza un punteggio medio di 80,5 e dunque ottiene il quinto posto, con punte più alte in comunicazione e servizi digitali (terzo posto) e servizi agli studenti (quarto posto). In particolare per la comunicazione, emerge che l’Insubria è al primo posto tra tutti gli atenei lombardi.
Primeggia come lo scorso anno l’Università di Camerino, con 93 punti, mentre fanalino di coda è l’Università del Molise. Invariati anche il secondo e il terzo posto: l’Università di Foggia con 82,2 e l’Università di Cassino con 82 punti. In quarta posizione, a poca distanza dall’Insubria, l’Università della Basilicata con 81,3 punti.
Per quanto riguarda i corsi di laurea, il Censis propone una classifica generale di tutte le università italiane senza tenere conto delle loro dimensioni. E l’Insubria riporta risultati ottimi per Odontoiatria, che è seconda in Italia su 32 atenei, con uno scarto minimo rispetto a Milano Bicocca, e Giurisprudenza che è in settima posizione su 48.