Una poltrona per tre. Perché sarebbero ben tre le figure indicate come potenziali candidati sindaci della Lega, secondo la Velina Verde.
Dopo quasi tre anni di silenzio, rispuntano gli autori del foglio “anonimo” che attaccò Roberto Maroni e la classe dirigente vicina a lui, tra fine 2011 e inizio 2012, all’epoca della “guerra” tra maroniani e bossiani. Questa volta, tuttavia, nessun blog, ma utilizzano solo la pagina Facebook già creata ai tempi.
“La frangia maroniana vorrebbe lanciare come sindaco di Varese Galli, considerato dai puri un po’ troppo romano e con troppe cariche – si legge nel post – in pole abbiamo Max Ferrari che piace alla base, Marco Reguzzoni che piace a tutto il centrodestra. In seconda linea la Lega teme la presenza civica come Zona Franca guidata da Rovera ma quest’ultimo è ben visto da Candiani e soci. Ad oggi le liste civiche Zanzi&Badoglio non rappresentano un problema per il centro destra. Senza dubbio faranno da stampella al Pd. Il Movimento 5 Stelle in città è cresciuto e sarà un’incognita”.
Il nome di Dario Galli, ex parlamentare ed ex presidente della Provincia, era girato da tempo. Tuttavia ultimamente sarebbe molto più orientato ad una candidatura, sempre per il 2016, a Malnate. Max Ferrari, storico militante ed ex direttore di Telepadania, è sicuramente un punto di riferimento per base più dura e pura. Il suo ruolo di “intellettuale dissidente” lo ha sempre visto attivo in ambito culturale e mediatico, più che come politico nelle istituzioni. Marco Reguzzoni, infine, ha sicuramente un alto livello politico e, come scrive la Velina, è una figura in grado di unire il centrodestra. Ma è di Busto Arsizio. E un candidato così distante geograficamente da Varese città, senza scomodare la storica rivalità campanilistica tra le due città, appare un’ipotesi di difficile attuazione.