Un “modello Saronno” per far vincere la Lega. Anche a Varese, in vista del voto del 2016.
E’ questo che auspica il deputato della Lega Nord Giancarlo Giorgetti, uomo forte e punto di riferimento del partito. Giorgetti sottolinea come a Saronno i lumbard abbiano ottenuto un risultato importante. Che fino a un anno fa sarebbe stato impensabile.
Il candidato leghista Alessandro Fagioli è infatti in testa al ballottaggio, davanti allo sfidante democratico Francesco Licata, mentre la coalizione che sosteneva il candidato di Forza Italia Pierluigi Gilli si è fermata al terzo posto, esclusa per la prima volta dal ballottaggio.
“A Saronno è successo che un giovane leghista se la gioca al ballottaggio – dichiara Giorgetti – probabilmente l’opinione pubblica ha deciso che vuole tagli netti rispetto al passato. La politica è in continua evoluzione, e non possiamo sapere quali saranno le condizioni, ad esempio, tra solo sei mesi. Ma bisogna tener conto dell’indirizzo che ha dato l’elettorato in questo caso”.
TANTI CANDIDATI PER LA LEGA
Pinti, da parte sua, dichiara: “Noi abbiamo undici nomi di potenziali candidati, chi farà gol lo sapremo solo tra qualche mese”.
I nomi sono quelli che già stanno girando da tempo. C’è quello autorevole del prefetto Giorgio Zanzi, c’è l’ipotesi dell’ex presidente della Provincia Massimo Ferrario. Ci sono i due assessori Sergio Ghiringhelli e Fabio Binelli. E c’è naturalmente anche il suo, quello del segretario Pinti.
Ci sarebbe anche il nome dello stesso deputato Giorgetti, che rappresentava la prima scelta della sezione varesina. Ma lui fin da subito si sarebbe tirato indietro. E le sue dichiarazioni sul “modello Saronno” sembrano andare in questa direzione.
Ci sarà poi da capire se la Lega intenderà seguire il “modello Saronno” fino in fondo. Fagioli si è candidato con il sostegno di Fratelli d’Italia e Domà Nunch, lasciando fuori Forza Italia. A Varese questo sarà possibile?
“Come dicevo, la politica sta cambiando velocemente, tra sei mesi tutto potrà essere diverso. Adesso non si può rispondere” dice Giorgetti. Ma Pinti è più diretto: “Con Forza Italia c’è una pagina bianca. A breve dovremo vedere se scriverne una nuova, oppoure chiudere il libro”.
CASO MARANTELLI
Giorgetti conosce molto bene il collega del Pd Daniele Marantelli. Quindi la domanda d’obbligo è cosa ne pensi della vicenda del suo ritiro dalle primarie. “Ho parlato in questi giorni con Marantelli, gli ho detto la mia opinione, gli ho dato dei consigli. Ma quello che ci siamo detti resta tra di noi> si limita a dire. Ma alla fine aggiunge che secondo lui <la cosa è stata gestita male. Ma non mi permette di entrare in casa degli altri”.
E se Marantelli ci ripensasse e diventasse il candidato sindaco del Pd, Giorgetti ci ripenserebbe a sua volta e scenderebbe in campo? Domanda che Giorgetti dribbla subito.