Lega Giovani di Tradate donano 500 euro per combattere il coronavirus

Era cominciata su Facebook e Instagram l’iniziativa della Lega Giovani di Tradate. Il contest, che ha visto la pubblicazione di oltre 60 tra foto e brevi video, ha portato a donazioni per un totale di 500 euro

04 Maggio 2020
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“Scatta una fotografia a tema ‘Io che resto a casa’ e mandacela in privato. Se sarai il più cliccato della settimana, potrai decidere a quale ente benefico tra quelli impegnati nella lotta al Covid-19 indirizzare una nostra donazione”.
Era cominciata così l’iniziativa Facebook e Instagram della Lega Giovani di Tradate. Il contest, che ha visto la pubblicazione di oltre 60 tra foto e brevi video, ha portato a donazioni per un totale di 500 euro, soldi accreditati alle diverse strutture ospedaliere della Lombardia impegnate nella lotta al Covid 19.
Da Bergamo a Varese, da Milano a Como, fino alla “lontana” Cremona: i “vincitori”, provenienti da tutta la Lombardia, hanno potuto scegliere liberamente a quale ente destinare la donazione della settimana, effettuata dai volontari della Lega Giovani. Ma al concorso hanno partecipato anche ragazzi residenti in Spagna, Francia e Giappone. Molti i giovani benefattori, tra cui Fabio Marchiori, consigliere comunale tradatese e segretario cittadino della Lega e Riccardo Guzzetti, coordinatore provinciale della Lega Giovani ed anch’esso consigliere a Saronno.
«All’inizio avevamo più donatori che foto – ha commentato Matteo Mancini, uno dei ragazzi che hanno contribuito a sviluppare l’iniziativa – ma poi molti si sono fatti coraggio e si sono sbizzarriti con il cellulare o con la macchina fotografica. Mi ha colpito comunque la generosità dei miei coetanei. Alcuni hanno voluto rimanere anonimi e uno di loro mi ha addirittura chiesto di scrivere che la sua donazione “veniva dallo spazio”. Siamo molto onorati di aver potuto dare anche noi il nostro piccolo contributo per combattere questo nemico invisibile – conclude Mancini – e vorremmo dedicare questo risultato a coloro che non ce l’hanno fatta e che ora ci guardano da lassù. Non sono “solo vecchi”, sono il nostro passato, un passato che ci rende orgogliosi e di cui cercheremo ogni giorno di essere degni».
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