“L’aula di Montecitorio? Assomiglia alla classe abbandonata di una periferia suburbana”

Scene di ordinario ”lassismo parlamentare” raccontate dalla delegazione del Movimento 5 Stelle di Varese, visita a Roma per supportare il proprio gruppo. E ”toccare con mano” come (dis)funziona la politica italiana

21 Marzo 2015
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Parlamento

Il 19 marzo 2015, attivisti del gruppo M5S Varese sono stati in visita alla Camera dei Deputati, ospiti del Gruppo Parlamentare M5S a Montecitorio, al quale hanno voluto manifestare tutto l’appoggio e la vicinanza del gruppo di Varese, ricambiati con quell’affetto spontaneo e tutto giovanile proprio del M5S tutto.

L’occasione è stata ottima anche per recepire la disponibilità dei nostri portavoce a partecipare ai numerosi eventi in programma nei prossimi mesi in tutto il territorio provinciale, disponibilità che è stata ribadita come sempre con entusiasmo.

Volevamo salutare tutti i nostri portavoce, ma volevamo anche guardare il “mostro” negli occhi. Erano in programma in Aula alcune votazioni importanti, prima tra tutte quella sulla nefasta “IMU Agricola”, il decreto che introduce la tassa sui terreni, a copertura dello spot elettorale degli 80 euro. Parole del nostro Giuseppe L’Abbate, dal suo intervento: “Una vera e propria patrimoniale sulla terra. Viene tassato un bene strumentale per coprire una marchetta elettorale, che solo nella mente di amministratori improvvisati quali siete voi, poteva valere maggiori consumi per un 15%. Neppure Martina, Ministro non dell’Agricoltura ma di EXPO, ha avuto il coraggio di presenziare”.

Di fianco a noi c’erano 2 scolaresche in visita, hanno applaudito alle parole di L’Abbate del M5S.I commessi li hanno rimbrottati, non si può applaudire. Ma lo hanno fatto. Ci siamo poi chiesti subito quanto i varesini dovranno pagare di IMU Agricola per finanziare gli 80 Euro, sarà oggetto di una immediata richiesta. Vedere i lavori dell’Aula è illuminante, si percepisce a pelle che in 2 settori dell’aula ci sono veri e propri “alieni”. La prima cosa che si nota è la totale assenza di quotidiani cartacei sui banchi riservati al M5S. “Cosa vuoi che ce ne facciamo di notizie e analisi vecchie di mezza giornata se va bene, e neanche commentate?”. Lapalissiano. Si percepisce che sono alieni anche perché sono gli unici a non fare i pianisti.

Noi personalmente abbiamo assistito a capannelli di persone in piedi, non al loro posto, affaccendate in altro, che indicavano da lontano ai colleghi l’ok per votare al posto loro. Ma gli ospiti in tribuna non possono documentare, purtroppo. In verità, gli eletti del M5S sono gli unici a lavorare per tutto il tempo della seduta. Ci è stato visivamente chiaro che stavamo osservando
l’evoluzione della specie, che gli altri non hanno nemmeno cominciato. Altro che parvenu della politica, abbiamo assistito al muoversi sincrono di un gruppo compatto.

Cosimo Petraroli e Alessandro di Battista si prestano ad una foto di ringraziamento per il tassista Jerry di Varese, che entrando col taxi nei giardini comunali di Varese ha messo un suo video contro Salvini a tutto volume. Ci mandano un saluto e un gesto d’intesa dall’Aula. Un piccolo doveroso ringraziamento da parte del M5S Varese ad un “simpatico simpatizzante”, come ce ne sono tanti. Passato il momento clou della mattinata, l’aula passa alla discussione delle mozioni (una a prima firma del nostro portavoce Matteo Dall’Osso, votata quasi all’unanimità, impegna il governo a tutelare i lavoratori in paesi fuori UE sottoposti a doppia
tassazione, leggasi, per i concittadini, “frontalieri”), e poi alla ratifica di un trattato internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite già nel lontano 20 dicembre 2006, il solito tempismo.

È in questi momenti che tutto il lassismo dei partiti emerge nella sua sfacciataggine, la maggioranza dei deputati dei partiti gira per l’aula neanche fosse una classe abbandonata di una periferia suburbana. Gli unici seduti a testa bassa su tablet e PC, indovinate chi sono.

Sotto i nostri occhi un vecchio peone esterno ha lanciato bacini volanti a vecchi deputati PD non identificati, ed ha lanciato un foglietto ad un altro vecchio deputato PD, dopo aver scritto “a penna” un comunicato a nome dell’ambasciatore argentino, o qualcosa del genere.Per la volta successiva gli abbiamo suggerito i segnali di fumo. Si è affacciata per un attimo in tribuna la deputata PD Alessia Morani a salutare alcuni ospiti, garrula e rumorosa come loro, ove è imposto di stare in silenzio.

Ma solo agli altri, evidentemente. Siamo usciti dall’aula con l’intima convinzione che, se
solo gli italiani potessero vedere le sedute d’aula dal vivo dalle tribune, il M5S otterrebbe, se va male, l’80% dei voti. Dopo la sospensione dei lavori, tantissimi portavoce, dal Trentino alla Sicilia, sono passati a salutarci, rivedersi è sempre bello. Abbiamo in cantiere molte iniziative per Varese con tutti loro, Expo ci darà per esempio un sacco di spunti che sono loro stessi a fornire, dal consumo di suolo alla lotta alla corruzione, alla penetrazione della criminalità organizzata sul nostro territorio. Sono in cantiere con tutti loro iniziative culturali importanti
per Varese, a breve, ed eventi pubblici sulla lotta alle Mafie, un tour per le PMI e gli Artigiani del territorio, eventi informativi per approfondimento dei famigerati trattati TTIP e TISA, che svenderanno ancor più l’Italia alle multinazionali, l’interesse della Commissione Ambiente sul tema del nostro lago, e della Commissione Cultura, in contatto con Unesco per la tutela del patrimonio archeologico dell’Isolino, oltre che un tour nei paesi confinanti la Svizzera per chiedere a gran voce lo stop alla doppia tassazione e il rispetto dell’Art. 35 comma 4 della
Costituzione per i frontalieri, e molto altro ancora. Abbiamo salutato tra gli altri anche il senatore Mario Giarrusso, che rivedremo domenica 22 Marzo a Busto Arsizio alla proiezione del film “La Trattativa”. La vita cresce, dove c’è vita intorno. Per questo il destino di questi partiti è segnato. Giovedì abbiamo rivisto il futuro coi nostri occhi, e quando siamo andati via non ci siamo stretti la mano. Ci siamo abbracciati. Con l’impegno di rivederci presto.

Gruppo M5S Varese

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