Dopo pochi giorni si risolve il “mistero” di Jerago, dove venerdì, in una villetta di via Vittoria, era stato trovato morto Claudio Silvestri.
Ha infatti confessato il delitto Emmanuel Djakoure, 21enne di nazionalità ivoriana ma di padre italiano arrestato nella notte tra martedì e mercoledì dalle forze dell’ordine guidate dal magistrato Nadia Calcaterra.
Il lavoro dei reparti scientifici di Polizia e Carabinieri ha permesso rapidamente di rintracciare le impronte di Djakoure nella casa di Jerago: si tratta oltretutto di un soggetto già schedato per alcuni furti, e dunque l’indagine è risultata più facile del previsto. Al momento dell’arresto, il ragazzo si stava preparando ad una fuga in Svizzera. Nel giro di poche ore, ha raccontato la vicenda: adescato dallo stesso Silvestri a Gallarate, avrebbe vinto di accettare le sue avance sessuali al solo scopo di rapinarlo, anche se poi la colluttazione è sfociata in omicidio.
Ora l’imputato dovrà rispondere di rapina pluriaggravata e omicidio pluriaggravato ai danni di soggetto in stato di minorata difesa.